Cadute in montagna, due soccorsi in elicottero alla Diga del Gleno e a Valbondione
OROBIE. Interventi nel pomeriggio di domenica 29 settembre per soccorrere due escursionisti feriti.
OROBIE. Interventi nel pomeriggio di domenica 29 settembre per soccorrere due escursionisti feriti.
VILMINORE . Allevatore a tu per tu con il predatore: «Ero in moto, mi guardava e non aveva paura». Trova una carcassa, altri tre capi andati dispersi.
IL CALENDARIO. Escursioni e attività naturalistiche per conoscerne le bellezze. Si parte dal monte Arera, con il percorso lungo il «Sentiero dei fiori Brissoni».
SANITÀ. Le reazioni alla nuova organizzazione che scatterà il 6 luglio. «Passo in avanti» per i presidenti delle 3 Conferenze dei sindaci, in montagna si temono lunghe trasferte.
MALTEMPO. Segnalati nella notte tra Pasqua e Pasquetta forti rovesci e qualche danno in Alta Val Seriana. Domenica mattina torrente esonda a Bueggio, frazione di Vilminore di Scalve.
IL FENOMENO. Creati un anno fa, lungo la Via Decia e il «Tre laghi» nascono iniziative e attività. Sull’Alta Via delle Grazie molti stranieri da tutta Europa.
LA STORIA. Dario Belingheri, 40enne di Colere, ha donato nel 2011. «L’ho fatto perché è giusto, e il bene diventa contagioso».
BERGAMO TV. La trasmissione, rinnovata, cambia giorno: venerdì 19 gennaio la prima puntata dedicata alla Valle di Scalve.
INCIDENTE. È successo nella mattinata di giovedì 4 gennaio, il bambino è stato portato in ospedale con l’elicottero.
LA LETTERA. Il Capo dello Stato: «Drammatiche lezioni di questa natura devono produrre maggiore lungimiranza e prudenza».
LA COMMEMORAZIONE. L’1 dicembre 1923 la diga del Gleno, dopo giorni di piogge senza sosta, cedette di schianto, travolgendo i paesi della Val di Scalve e della Val Camonica: 359 le vittime accertate. Su «L’Eco di Bergamo» di oggi i loro nomi: è stata una strage di bambini. Ascolta i rintocchi delle campane nelle chiese della Val di Scalve in ricordo dei morti.
L’EDITORIALE. «Bettineschi senza nome, 3 ore». Di lui, o lei, non sappiamo nulla. Né se fosse maschio, né se fosse femmina. Sappiamo solo che oggi, se questa vita fosse ancora tra noi, compirebbe 100 anni. Invece visse solo 3 ore. Forse il tempo di sentire per una volta il calore della sua mamma, dopo il parto, nella notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre 1923.
Esattamente cento anni fa crollava la diga del Gleno, causando 359 vittime accertate e danni incalcolabili. L’impronta lasciata sul territorio e sulle persone che lo abitano è insieme una richiesta di rispetto alla memoria e un monito per il futuro
LA COMMEMORAZIONE. Le iniziative del «Percorso della memoria» sono iniziate ufficialmente giovedì 30 novembre nella chiesa parrocchiale di Vilminore di Scalve con la cerimonia di inaugurazione dell’impianto di illuminazione. Le tappe della commemorazione del 1° dicembre.
IL RICORDO. La prima accensione dell’impianto permanente di illuminazione della diga del Gleno a 100 anni dal disastro del 1923.
L’INTERVENTO. Un vecchio cascinale in Vilminore concesso alla Comunità montana. Il sindaco Orrù: «La Regione garantisce lo stanziamento».