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Radio, sport e mostre. Quel che non ti aspetti alla «Fiera di Sant’Alessandro»

Articolo. Si apre oggi, nel polo fieristico di via Lunga, l’attesissima kermesse del settore primario. Ad arricchire il programma, con un’imprescindibile attenzione ai temi centrali dell’Agenda 2030 e del sociale, ci sono grandi novità: una mostra fotografica, una web radio inclusiva e un memorial di pallacanestro

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La mostra Semi di speranza (Gianfranco Ferraro)

L’incredibile versatilità del polo fieristico di Via Lunga accoglie, da oggi a domenica 3 settembre, l’ormai tradizionale «Fiera di Sant’Alessandro» organizzata da Bergamo Fiera Nuova e Promoberg. L’importante kermesse del settore primario, come vi abbiamo raccontato, si estende per oltre 50mila quadrati complessivi, accogliendo le eccellenze del mondo rurale di tutta Italia, oltre che qualche straordinaria partecipazione internazionale.

La solidità della tradizione abbraccia la moderna innovazione tecnologica in un connubio che regala al pubblico la possibilità di conoscere o approfondire macchine e attrezzature agricole, strategie zootecniche, prodotti tipici-agroalimentari e abbigliamento tecnico, fino alle più recenti frontiere del risparmio energetico e dell’imprenditoria femminile.

Negli anni, la possibilità dei visitatori di instaurare con specialisti, produttori e imprese un dialogo continuo e costruttivo ha reso la «Fiera di Sant’Alessandro» un punto di riferimento imprescindibile per il mondo contadino, ma non solo. Infatti, rilevante importanza all’interno della kermesse assumono anche alcuni eventi collaterali, volti a rinnovare e rinsaldare il legame della Fiera con i temi centrali dell’Agenda 2030 e con il sociale.

«Semi di speranza. Voci e volti dal Myanmar»: una mostra fotografica

Diciotto fotografie e una video installazione di Gianfranco Ferraro occupano la Galleria Centrale del polo fieristico, all’ingresso del Padiglione A. L’obiettivo è quello di catalizzare l’attenzione sulle emergenze della Dry Zone, vasta regione al centro del Myanmar e uno dei principali poli agricoli del Paese, tra i più colpiti al mondo dagli effetti dell’emergenza climatica a causa di inondazioni violente, lunghi periodi di siccità e bassissimi livelli di precipitazione durante l’anno. La produzione agricola e il sostentamento della popolazione è così messo a dura prova. Il Myanmar è proprio uno dei luoghi dove opera il Cesvi, organizzazione umanitaria laica indipendente, fondata a Bergamo nel 1985 e curatrice dell’esposizione fotografica. Nella Dry Zone gli operatori del Cesvi svolgono interventi mirati a mitigare gli effetti negativi della crisi climatica sulla sicurezza alimentare e sui mezzi di sussistenza della popolazione, riducendone il livello di vulnerabilità ed accrescendone la resilienza.

«Semi di speranza. Voci e volti dal Myanmar» diventa testimonianza da una parte dell’impatto del cambiamento climatico sull’ambiente, dall’altra degli effetti positivi degli interventi portati avanti da Cesvi nel supporto delle popolazioni più vulnerabili e nella promozione dei diritti umani per lo sviluppo sostenibile. Questo è possibile grazie al progetto S.A.F.E.C.R.O.P.S, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e implementato in partnership con la ONG birmana NAG e l’Associazione Microfinanza e Sviluppo Onlus.

La mostra fotografica in Fiera è inserita nel calendario delle iniziative per Bergamo e Brescia Capitale della Cultura, dopo una prima e felice esposizione presso l’Ex Ateneo di Città Alta (con il supporto del Comune di Bergamo e il patrocinio dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo). La presenza in loco di alcuni operatori Cesvi, inoltre, garantisce una fruizione informata e consapevole: l’intimo rapporto tra gli abitanti del Myanmar e la loro terra offrirà al pubblico una visione di legame autentico con il mondo contadino.

La UPT Pod: diretta web radio inclusiva

All’interno della Galleria Centrale i visitatori potranno conoscere un progetto davvero particolare: una web radio che racconta la vita di Bergamo attraverso le voci di alcuni ragazzi con disabilità, dell’oratorio di Città Alta o affidati ai servizi sociali del comune. Il suo nome è « UpperTown Radio » (UPT Pod), con sede in via San Lorenzo 10 in Città Alta (aperta, tra l’altro, per la «Millegradini»): dall’1 al 3 settembre, però, si sposterà in via Lunga per raccontare e raccontarsi. Vito Reina, coordinatore del progetto da novembre 2022, racconta: «È un’idea che mira prima di tutto all’inclusione sociale tra persone che vivono condizioni differenti. Unendo questo obiettivo con una radio per cui già lavoravo, la “Indie Life Radio”, si sono create progettualità più dinamiche». Oltre 60 ragazze e ragazzi abitano attivamente il piccolo spazio di registrazione in Città Alta, che prevede due incontri settimanali: forte è la collaborazione con il «Progetto Senzacca» comunale, volto all’inclusione di persone con disabilità, e con il Centro Spazio Autismo di Bergamo.

«La radio attualmente – continua Vito Reina – ha raggiunto uno degli obiettivi di Tino Manzoni, presidente dello Centro Spazio Autismo: garantire uno spazio di incontro, promuovendo la cultura dell’integrazione e favorendo un’esperienza concreta che possa poi migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità». La loro presenza all’interno della «Fiera di Sant’Alessandro» nasce da una forte intesa con Promoberg che si rinsalderà il 24 settembre quando, nella Sala Caravaggio, alle 18 andrà in scena il concerto «Inorchestra», fusione degli ensamble di due associazioni di musicoterapia orchestrale per persone con disabilità: «Euphonia» di Brescia e «La nota in più» di Bergamo.

Da non perdere, intanto, la possibilità di conoscere questa realtà durante la Fiera, testimonianza di una modalità di lavoro compartecipata e corresponsabile tra più realtà sociali del territorio.

Il «Memorial Dante Signorelli»: la pallacanestro che unisce

Una delle più grandi novità dell’edizione 2023 è sicuramente il legame della «Fiera di Sant’Alessandro» con il mondo della pallacanestro. Durante le giornate di sabato 2 e domenica 3 settembre, nell’area esterna del padiglione B, andrà in scena il «Memorial Dante Signorelli», un torneo di scena organizzato dalla Bergamo Basket 2014 in collaborazione con Promoberg e con il patrocinio della Provincia di Bergamo.
«Ci piaceva molto l’idea» – dichiara Vincenzo Galluzzo, presidente della BB14 che alla tradizionale “Fiera dei bergamaschi” potesse inserirsi un altro importante pezzo di vita di questa città: il suo legame con la pallacanestro». Tutti, comprese le tante famiglie con bambini in visita alla fiera, saranno uniti dal ricordo del presidente che quarant’anni fa portò (prima e unica volta, con l’«Alpe») Bergamo a competere nel massimo campionato nazionale di A1.

Il torneo prenderà il via alle 14 di sabato 2 settembre, si svolgerà su un campo da basket 3 vs 3 e coinvolgerà le principali società di pallacanestro della città: Excelsior, Oro Rosa, Baskin e BB14. Bambine, bambini, ragazze e ragazzi, dal minibasket al giovanile dell’under 19, si sfideranno nel campo grazie alla presenza di un canestro oleodinamico che consente di regolare l’altezza per dare modo a tutti di giocare e prendere parte al torneo. Sono garantite poi delle tribune per chiunque voglia fermarsi come spettatore.
Da non perdere, alle 21 del sabato sera, un’esibizione della prima squadra della BB14 (Serie B) e, alle 18 di domenica 3 settembre, una gara di tiro delle vecchie glorie dell’Alpe Bergamo tra cui Franco Meneghel, ora team manager della prima squadra.

La «Fiera di Sant’Alessandro» sarà anche un’importante platea dove lanciare il nuovo progetto della Bergamo Basket 14 in collaborazione con le politiche sociali della Provincia, l’Ufficio Scolastico Territoriale e l’Ufficio per la Pastorale della Scuola della Curia: «Hoop, il basket che educa».

Continua Vincenzo Galluzzo: «Non vediamo l’ora di entrare nelle scuole bergamasche e portare l’esperienza sportiva. Sia i nostri atleti sia i dirigenti verranno formati a seconda del grado di istruzione in cui verranno chiamati a raccontare come lo sport sia profondamente legato ai valori della vita di ciascuno. Racconteremo storie di aggregazione e condivisione, la costanza nell’impegno, il rispetto delle regole, lo spirito di sacrificio e l’attenzione ai compagni: tutto quello che ci rende profondamente legati al basket e allo sport in generale». «Hoop» è la mascotte della BB14 e, attraverso questo progetto, diventerà un simbolo per tante alunne e alunni. Uscirà infatti a breve il primo numero di un fumetto disegnato da Angela Scopelliti e frutto della creatività di Giovanna Fidone, psicologa e funzionaria delle politiche sociali della Provincia: verrà distribuito all’interno delle scuole che accoglieranno il progetto e sarà scaricabile gratuitamente dal sito della Bergamo Basket 14.

Un’occasione, quindi, anche per le scuole: perché lo sport non venga concepito solo come parentesi pomeridiana dei suoi alunni, ma soprattutto come parte viva e costituente della loro crescita umana. Il programma completo degli eventi (possibili variazioni per imprevisti dell’ultima ora) è disponibile a questo link.

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