Economia
Venerdì 03 Giugno 2011
Ici, c'è tempo fino al 16 giugno
per l'acconto sugli immobili
Scade il 16 giugno il termine per il pagamento della prima rata dell'Ici (Imposta comunale sugli immobili), che è pari al 50% dell'imposta dovuta per il 2011 e si calcola in base all'aliquota e alle detrazioni dell'anno precedente.
Scade il 16 giugno il termine per il pagamento della prima rata dell'Ici (Imposta comunale sugli immobili), che è pari al 50% dell'imposta dovuta per il 2011 e si calcola in base all'aliquota e alle detrazioni dell'anno precedente.
La seconda rata, invece, si dovrà pagare tra il 1° e il 16 dicembre e si calcola con l'applicazione delle aliquote e delle detrazioni stabilite per l'anno in corso, sottraendo la cifra versata in acconto. È possibile pagare l'Ici anche in un'unica soluzione entro il termine previsto per l'acconto se si applicano le aliquote e le detrazioni stabilite dal Comune per il 2011.
Nel caso si possiedano più immobili in uno stesso Comune, è sufficiente effettuare un unico versamento per l'Ici complessivamente dovuta. L'imposta deve essere pagata dai proprietari di fabbricati, aree edificabili e terreni agricoli situati nel territorio dello Stato; dai titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione, superficie) sugli stessi beni; dai locatari in caso di locazione finanziaria (leasing) e dai concessionari di aree demaniali.
L'imposta si calcola applicando alla base imponibile l'aliquota (compresa tra il 4 e il 7 per mille) fissata da ciascun Comune: dal 2008 è stata abolita per la prima casa, ma resta sulle seconde case, su quelle date in affitto, su uffici e negozi. Fanno eccezione le prime case che rientrano nella categoria catastale A1 (abitazione signorile), A8 (abitazioni in ville) e A9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici).
Per abitazione principale si intende quella in cui il contribuente ha la residenza anagrafica, ma se si è stabilita la residenza in un immobile diverso da quello in cui si dimora abitualmente, è possibile usufruire per quest'ultimo delle agevolazioni per l'abitazione principale a condizione che si possa dimostrarne al Comune l'utilizzo in modo abituale.
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