Meloni, fare la Storia. Ma il tempo decide i meriti
ITALIA. «Stiamo facendo la storia» è diventata una delle frasi ricorrenti utilizzata dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
ITALIA. «Stiamo facendo la storia» è diventata una delle frasi ricorrenti utilizzata dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
MONDO. Un taglio dei tassi piccolo piccolo, un quarto di punto, come tutti si aspettavano.
EUROPA. Ci mancava solo questa. All’indomani del Rapporto Draghi, una radicale sveglia per le istituzioni europee, ecco complicarsi la candidatura in pectore del ministro del Pnrr, Raffaele Fitto, a una delle 5 vice presidenze esecutive e a una delega di peso nella Commissione di Bruxelles.
MONDO. Prima di chiedersi come sia andato l’incontro-scontro tra l’ex presidente Donald Trump e l’attuale vice-presidente Kamala Harris, bisognerebbe forse chiedersi se abbiano un senso, e magari quale, questi dibattiti tra candidati alla presidenza degli Stati Uniti.
MONDO. La legge è uguale per tutti, anche per le Big Tech, le corazzate del digitale che sembrano invulnerabili e inarrestabili, alimentate da profitti colossali. Due tra i nomi più illustri, Google e Apple, si sono spinte oltre il confine del lecito, approfittando di un Far west regolamentare che sembrava senza fine.
ITALIA. Mancava solo la polemica sugli agenti di polizia del nucleo della presidenza del Consiglio che sarebbero stati allontanati dal corridoio dell’ufficio di Giorgia Meloni, per rendere ancora più rovente l’atmosfera politica di queste settimane dominate dal «caso Boccia-Sangiuliano».
MONDO. Del rapporto presentato da Mario Draghi, intitolato «Il futuro della competitività europea», le nostre classi dirigenti potrebbero fare tesoro in tanti modi.
BERGAMO. La cascata di acqua e fango che penetrando dalle vetrate si riversa inesorabilmente nella piscina di un centro sportivo in via Baioni, è la drammatica immagine che più rimarrà impressa, probabilmente, del nubifragio che nelle prime ore di lunedì 9 settembre ha flagellato in particolare i quartieri settentrionali della città e la Bassa Valle Seriana.
MONDO. È in Africa dove la Cina tesse la sua rete per diventare potenza planetaria.
MONDO. Il giorno in cui ci appassioneremo più alle Paralimpiadi che alle Olimpiadi non è più solo un’utopia.
ITALIA. Nuovo appuntamento elettorale, tre regioni al voto. Con molte probabilità il campo largo può fare filotto: tre a zero. Ma deve superare gli ostacoli interni.
EUROPA. Per uscire dalla procedura per deficit eccessivo non vi è che una via: ridurre il debito. Una patente di credibilità per l’Italia.
IL COMMENTO. Sta viaggiando sulle frontiere inquiete dell’Indo-Pacifico. Ieri Papa Francesco è arrivato a Port Moresby, capitale della Papua nuova Guinea, 9 fusi orari dal Vaticano, Oceania, terre e mare dove si allarga la competizione geopolitica globale di Russia, Cina, India, Australia, Stati Uniti e dove si aprono le porte girevoli più strategiche dell’economia della competizione e passa di…
IL COMMENTO. Restiamo con i piedi per terra, sembra dire il presidente Sergio Mattarella dal Forum Ambrosetti di Cernobbio. Fra realismo e sguardo inclusivo, indica tre piste.
IL COMMENTO. Non pestiamoci troppo i piedi. Dopo un periodo di forti tensioni, seguite all’aggravamento della tragedia russo-ucraina, Cina e Stati Uniti hanno ricominciato a dialogare.
IL COMMENTO. Ogni giorno che passa, il cosiddetto «caso Sangiuliano» si arricchisce di nuovi particolari, nette smentite, ardite ricostruzioni, acidi pettegolezzi sul rapporto tra il ministro della Cultura e la sua mancata consulente, prima nominata e poi retrocessa, Maria Rosaria Boccia.
ITALIA. Gran parte del secolo scorso ha visto prevalere una cultura nazionalpopolare che vedeva nel «gioco» un vizio riservato alle élite e che dava a questo comportamento un’etichetta legata a una condotta lasciva dei costumi sociali.
ITALIA. E’ sempre vigoroso il populismo a due teste, cioè forte sia a destra che a sinistra, e perciò chiamato bipopulismo: vedi risultati tedeschi, in attesa di quelli in bilico negli Usa.
MONDO. Non che mancassero i segnali di allarme per l’industria manifatturiera e quella dell’auto in particolare, in Italia come in altri Paesi europei, tuttavia le notizie in arrivo dalla Germania rappresentano uno spartiacque.
MONDO. Non c’è luogo dell’Ucraina che possa dirsi sicuro. In due anni e mezzo di campagna di terrore, sul territorio grande due volte la Francia l’esercito russo ha scagliato 5mila missili e 10mila droni esplosivi, buona parte su edifici civili in città e villaggi lontani dal fronte.