Le pagelle di Atalanta-Milan Dai un voto alla gara dei giocatori
Dopo il grande successo della passata stagione, complice anche la cavalcata europea dell’Atalanta, torna il «pagellone» dei lettori.
Dopo il grande successo della passata stagione, complice anche la cavalcata europea dell’Atalanta, torna il «pagellone» dei lettori.
Come di consueto, un gioco divertente per tutti i tifosi e appassionati: il pagellone dei giocatori nerazzurri. Contribuisci anche tu a valutare la prestazione dei giocatori di Gasperini, esprimendo il tuo voto sulla prestazione dei giocatori.
Dopo il grande successo della passata stagione, complice anche la cavalcata europea dell’Atalanta, torna il «pagellone» dei lettori.
Dopo il grande successo della passata stagione, complice anche la cavalcata europea dell’Atalanta, torna il «pagellone» dei lettori.
In vista di Atalanta-Inter, intervista al doppio ex Massimo Paganin, tre stagioni, una delle quali con fascia da capitano, all’Inter (dal 1993 al 1997, centosette partite in A, vinta una Coppa Uefa), due all’Atalanta, con altrettante salvezze, all’epoca dei Vava’s boys (dal 2000 al 2002, 48 presenze in A e 9 in Coppa Italia).
Niente da fare per la cenerentola Napoli contro la Remer che da un paio di gare dispone di super Frazier, il play statunitense già diventato il beniamino della tifoseria.
Alla vigilia di Atalanta-Inter, il club amici ha consegnato il 25esimo premio «Bravo papà» al giocatore sloveno, sperando possa essere di buon auspicio anche per l’Atalanta.
Ci sono partite che entrano nella storia. Quella che più di ogni altra è rimasta nella mente dei tifosi nerazzurri è Atalanta-Malines: 20 aprile 1988, esattamente trent’anni fa.
Per la Remer una vittoria mercoledì prossimo a Napoli (ore 20,30) equivarrebbe a festeggiare la permanenza in serie A2 con due giornate di anticipo senza ricorrere ai rischiosi playout.
La scuderia di Calcinate si gode il primato nel Mondiale di Moto2 con Mattia Pasini e su L’Eco del 10 aprile racconta un sogno ad occhi aperti.
Riprende martedì 10 aprile la settimana dell’Atalanta, dopo l’1-1 di Ferrara e i due giorni di totale riposo: alle 15, seduta pomeridiana a porte aperte, a Zingonia.
Il general manager se l’è portato a Treviglio da Oltreoceano per questo finale di regular season per una manciata di dollari.
Nei recuperi pasquali Telgate in Promozione e Bergamo Longuelo in Prima categoria avevano già chiuso i conti.
La Patagonia è la terra attraverso cui giungere ad Ushuaia, la «città alla fine del mondo», è il luogo dove convivono deserti, iceberg e ghiacciai, foreste e fiordi, laghi e vulcani. È la regione dei Pinguini di Magellano e dei puma, delle balene e dei condor.
Senza Petagna squalificato e Ilicic infortunato. Con Cornelius impalpabile, Gomez variabile, Vido al Cittadella. Per inventare qualcosa lì in attacco, all’Atalanta non resta che la nota più lieta della trasferta di sabato a Ferrara: Musa Barrow da Banjul, Gambia.
Non ce l’ha fatta Michael Goolaerts, il corridore della Vérandas Willems-Crelan colpito da infarto durante la Parigi-Roubaix.
Anche Ferrara ha ceduto allo strapotere di Bergamo. Punteggio finale 85-74.
Il tecnico ribadisce che un punto a Ferrara di questi tempi è difficile per tutti e si proietta in avanti «tre prossime gare, fare un filotto sarebbe importante»
Dopo il grande successo della passata stagione, complice anche la cavalcata europea dell’Atalanta, torna il «pagellone» dei lettori.
I nerazzurri a tratti in difficoltà con la Spal riescono a evitare la sconfitta al 33’ del secondo tempo con un rigore di de Roon provocato da un atterramento di Gomez in area.