Quando il lavoro non è nemico delle passioni
I personaggi «a tutto tondo» che emergono dalle necrologie sapevano coniugare il lavoro ma, al tempo stesso, non rinunciavano a ciò che li appassionava e li faceva sentire appagati. Erano vite felici
I personaggi «a tutto tondo» che emergono dalle necrologie sapevano coniugare il lavoro ma, al tempo stesso, non rinunciavano a ciò che li appassionava e li faceva sentire appagati. Erano vite felici
Paganoni è diventato «il pontefice dell’arte siderurgica», Balestra è tra coloro che hanno aperto le strade all’emigrazione, ad Apeddu si attribuisce la genitura del «formai de mut», Belotti, Bonaldi e Pololi sono andati a Londra per promuovere l’Italia, la Bellaviti amava leggere, Renzi si è dedicato alla causa salesiana, Zambetti ha contribuito a rendere Bergamo piazza centrale per il cinema, l…
Le necrologie degli anni ’80 e degli anni ’90 mettono in evidenza personaggi dediti alle loro attività. Armando Di Landro era il medico di fiducia dei brignanesi, Italo Giovanzana era riuscito a trasformare il suo piccolo laboratorio in un grande complesso tipografico, Suor Teresa Caccia dedicava la sua vita alla preghiera e al lavoro.
Artigiani, artisti e professori. L’amore per il lavoro e la capacità di rendere la vita stessa un’opera d’arte emerge nei ricordi di alcuni bergamaschi morti nel decennio tra il 1984 e il 1994. Qui la storia di Enrico Quadri, un professore un po’ speciale
Le necrologie più recenti fanno emergere personaggi conosciuti. Il prof. Deana, l’economo della Camera di Commercio Rocchi, il magistrato Bufardeci, il bartender Laganà, l’imprenditore Aceti, l’impresario edile Negroni, Adriana Canegrati della Pro Vertova, l’antifascista Emilia Avogadri, Mons. Recanati, che promosse l’incontro di due valli, la medica Cantamessa e l’alpinista Merelli, i cui spirit…
Cesare Gotti era impiegato dell’Inps e campione di bocce, Amilcare Noris invece era commesso di merceria, cameriere, ma soprattutto una «spia» che ha salvato vite umane durante la guerra. Elena Assi ha lavorato in Cgil e portato nelle scuole i gruppi di aiuto per le famiglie e Nello Ruggeri ha lasciato a Ponte San Pietro un ricordo profondo per il suo impegno in Azione Cattolica. Il medico Gervas…
Questa settimana ripercorriamo le vite di alcuni bergamaschi scomparsi negli anni ’90, ricordati affettuosamente sulle pagine del nostro giornale. Dal brigadiere all’aiuto del parroco, dal ristoratore all’Architetto appassionato di montagna, ecco le loro storie.
C’è Maria che da Cene si è imbarcata per l’Australia per raggiungere un marito sposato per procura, Pio che in guerra ha tenuto nascosti due fuggitivi provenienti da due schieramenti avversi, Emmanuele che è diventato «guastatore» per intervenire nei campi minati, Riccardo che da carbonaio si è fatto politico per difendere la sua comunità, Giuseppina che abitava isolata in fondo al paese di Stroz…
Tra le storie di questa settimana ci sono quella di Mariella Brunelli con la sua edicola di Borgo Santa Caterina, del musicologo Marcello Ballini scritta da Sergio Beretta, del dottor Italo Nosari, del chirurgo prof. Gianfranco Cavalli scritta da un suo allievo ed estimatore. Ci sono mamma Elena Negri, papà Antonio Micheli, nonna Antonia Bonfanti con la sua simpatia e nonno Luigi Viscardi con i s…
Tra le storie che ci propongono le necrologie questa settimana ci sono diversi personaggi che hanno frequentato la città: il pittore Allegretti, la zelatrice missionaria detta «Nani», l’artista di Colognola Stefano Locati, il bancario amante dell’arte Comm. Comelli, la farmacista Mariuccia Rossi, Paolo Merigo della «privativa», il reduce di guerra che non ha retto all’incontro con il commilitone …
L’Alpino di Oltre il Colle che, dopo la ritirata di Russia e la Resistenza, è stato campione nello sci azzurro. Il fondatore del Cinema Ariston che collaborò anche all’apertura del Capitol, del Nuovo, dell’Arlecchino e del San Marco in città. A proposito di tenacia, da Tagliuno l’invalido di guerra che da solo fu insieme messo comunale e portalettere per il comune di Castelli Calepio. Infine il m…
Nell’immagine di apertura trovate un landeau che consentiva a qualche persona di San Pellegrino di muoversi con eleganza e comodità per tragitti di breve e medio raggio. Poi arrivò Caterina Luiselli vedova Ruggeri che, per mantenere i suoi quattro figli, diede vita dal nulla alla locale azienda di trasporti-corriere percorrendo giornalmente il tratto San Pellegrino - Bergamo.
Il medico di Borgo Palazzo, «ol cantiner de la Tordela», il macellaio di Santa Caterina, il padre che raccontava di quando in Città Alta c’era il mare e il sorriso di Dario: personaggi bergamaschi da non dimenticare
Don Andrea Paiocchi ha guardato tutti i volti dei vertovesi che sono passati sulle pagine delle necrologie de L’Eco di Bergamo dal 1950 ad oggi e ci racconta qui le vite di alcuni di loro.
Abbiamo seguito i suggerimenti dei nostri lettori e portato alla luce le storie di alcuni personaggi che hanno lasciato un’impronta significativa nelle famiglie e nelle comunità che hanno abitato. Eccole. Continuate a scriverci a [email protected]