Diavolo d’un portone Celadina e l’arco misterioso
Una foto di Storylab ci mostra un’immagine insolita del quartiere Celadina, quando ancora si stava sviluppando. L’arco di pietra conosciuto come «Portone del Diavolo» c’era già.
Una foto di Storylab ci mostra un’immagine insolita del quartiere Celadina, quando ancora si stava sviluppando. L’arco di pietra conosciuto come «Portone del Diavolo» c’era già.
Uno scatto pubblicato su Storylab ci mostra la chiesa di Longuelo – restaurata di recente – quando era ancora in costruzione.
Uno scatto d’epoca ci mostra la prima piscina pubblica di Bergamo: si trovava al campo «Brumana», il vecchio stadio, ed era uno dei luoghi preferiti dai bergamaschi per fare il bagno d’estate. La prima stagione fu un successo: 10.000 presenze in poco più di 50 giorni.
Su Storylab è apparso un curioso fotomontaggio del 1978, in cui si vedono trivelle petrolifere tra i condomini di Valtesse. In quegli anni fece discutere la richiesta dell’Agip di eseguire trivellazioni alla ricerca di idrocarburi nel quartiere residenziale alle porte della città.
Storylab stavolta ci porta alla stazione delle autolinee, nodo centrale della mobilità cittadina.
Storylab questa volta ci porta in Città Alta, nella piazzetta dedicata a Luigi Angelini, l’ingegnere al quale negli anni 30 fu affidato l’incarico di risanare Città Alta. Scopriamo qualcosa di più sulla piazza e sulla storia di Angelini.
Nei primi anni Settanta un gruppo di imprenditori veronesi, tornati entusiasti da un viaggio in California, pensarono di creare sul Lago di Garda una piccola copia di «Disneyland». In Italia non esisteva ancora nulla del genere e l’idea si concretizzò su un terreno di 90 mila metri quadrati a Castelnuovo, località Ronchi, una zona che allora non si poteva certo considerare «di punta» per il turis…
In via Paleocapa resistono gli edifici delle due stazioncine dalle quali partivano i tram diretti a Monza e a Trescore-Lovere. Scopriamo la loro storia.
Storylab ci mostra uno scatto di viale Roma (poi viale Papa Giovanni XXIII), la grande strada che dalla stazione conduce al centro di Bergamo e introduce alla salita per Città Alta. Oggi come ieri è la porta d’ingresso della città, il viale che con i suoi negozi, bar e ristoranti accoglie coloro che arrivano a Bergamo in treno o in bus.
Storylab ci mostra un altro angolo della città: via Paleocapa. Dove allora il «traffico» era costituito principalmente da persone a piedi, bici e qualche carretto, oggi passano centinaia di auto. Ma qualcosa di quegli anni è rimasto...
Da Storylab spunta una copertina de «La Domenica del Corriere» degli anni 50 in cui si vede il lancio di alcuni razzi in cielo per interrompere le grandinate nella Bergamasca.
Questa settimana StoryLab ci porta in piazzetta Santo Spirito, una delle piazze del centro più amate dai turisti che salgono o scendono a piedi da Città Alta attraverso via Pignolo.
Storylab questa settimana ci porta alla Malpensata, in via Furietti, con il vecchio tram che non c’è più.
StoryLab questa settimana ci porta in via XXIV Maggio alla fine degli anni Cinquanta. Da allora la strada ha completamente cambiato la sua funzione.
Storylab ci porta in negli anni Cinquanta di via Previtali, strada del centro cittadino che ha conservato il suo aspetto e la sua vocazione commerciale.