La zuppa di lenticchie
Una ricetta facile e molto nutriente.
Il nero della malattia, il bianco della speranza. Venerdì 16 marzo a Dalmine si inaugura la personale di Edi Fumagalli intitolata “Vi prego…a cuore aperto”.
Ultimo giorno, domenica 18 marzo, per seguire il festival del cinema d’autore all’auditorium di Piazza della Libertà a Bergamo.
Livigno? La patria del freddo. E la neve è protagonista tanto d’inverno quanto d’estate. Basti pensare al ventaglio di proposte che propone la splendida località conosciuta come il piccolo Tibet valtellinese.
Attività sportiva e buona alimentazione, contrastando stress e cattivo umore: sono i semplici consigli della psicologa Lucia Bocchi a due campionesse come Sofia Goggia e Michela Moioli ma che valgono per tutte le donne nella vita quotidiana non solo per vincere la Coppa del Mondo.
Il 16 marzo la Giornata internazionale del sonno per ricordare l’importanza di dormire bene per la buona salute.
Iniziate la preparazione della pasta con sugo di noci partendo proprio dalla salsa con cui si condirà la pasta.
Live per «Non si scorda mai la PrimaVera Stevia» Rich Apes + Combo Grizzly. Inizio ore 21 al Ponteranica Centro Vivace Via Papa Giovanni XXIII, 10. Tutti gli appuntamenti di sabato 17 marzo
La montagna bergamasca abbraccia la pianura cremasca in cucina sabato 17 marzo. I due piatti principe delle due province confinanti saranno sottoposti ai palati fini di coloro che avranno la curiosità di partecipare a questo originale confronto.
In vendita sabato 17 e domenica 18 nel centro di Bergamo in una nuova postazione all’altezza del Caffè Balzer.
Insignito Gran Maestro della Ristorazione, restaurant manager e maitre di indiscussa capacità, sommelier professionista, Agostino Amato, 62 anni, una carriera già prestigiosa alle spalle, ha ancora energia e ingegno da trasferire nel mondo della ristorazione.
Con l’arrivo della primavera, il finale della stagione sciistica si annuncia ricco di sorprese sul soleggiato altipiano di Avelengo sopra Merano
Non era una domenica da esultanze, da manifestazioni di gioia. La figura, divenuta imponente con il passare dei giorni, di Davide Astori era lì, nel cielo degli stadi italiani, a chiedere mestizia, non solo minuti di silenzio. La ferita della morte del capitano bergamasco della Fiorentina – spentosi nel sonno sette giorni prima nella sua camera d’albergo di Udine dove i viola avrebbero dovuto sfi…