«Da Bergamo a Boston per la medicina orale»
La sintesi, per la storia di Alessandro Villa, è che lui il bergamasco nel mondo ci è finito a farlo perché in Italia, dove sogna di tornare a lavorare, non c’era (e non c’è, almeno per il momento) spazio per la sua professione, che invece in alcuni paesi esteri ha cattedre universitarie dedicate e offre importanti prospettive di crescita lavorativa.