I tecnici all’opera per il salvataggio di Ottavia Piana
Le complesse manovre all’interno dell’Abisso Bueno Fonteno, per il salvataggio della speleologa Ottavia Piana.
Le complesse manovre all’interno dell’Abisso Bueno Fonteno, per il salvataggio della speleologa Ottavia Piana.
Le complicate operazioni per il salvataggio di Ottavia Piana, la speleologa ferita e rimasta intrappolata nell’Abisso Bueno Fonteno, l’immenso complesso carsico che corre nel sottosuolo dell’alto Sebino.
L’INTERVENTO. Una caduta da un’altezza di circa sei metri mentre stava risalendo una forra in un tratto ancora inesplorato dell’Abisso Bueno Fonteno. Stabili le condizioni di salute di Ottavia Piana: la speranza di riportarla in superficie entro mercoledì sera.
ATTIVATI I SOCCORSI. L’allarme il 14 dicembre a tarda sera, soccorsi in azione nell’Abisso. Si troverebbe a quattro ore dall’uscita. Non era da solo, l’allarme lanciato da altri compagni di spedizione che sono riusciti a risalire. Forse è ferito.
LA STORIA. La speleologa 31enne era rimasta ferita durante un’escursione. «Grazie a chi mi ha soccorso non ho mai dubitato che mi avrebbero fatta uscire da lì». Dopo 48 ore.
LA CRONISTORIA. La timeline di quest’avventura finita bene inizia all’incirca alle 10 di domenica 2 luglio, quando Ottavia Piana entra nell’Abisso Bueno Fonteno e comincia a scendere con altri tre amici.