Trapianto di polmoni in emergenza covid Papa Giovanni, dimesso paziente 53enne
È stato dimesso l’uomo di 53 anni che in piena emergenza Covid-19 era stato sottoposto a doppio trapianto di polmoni all’Ospedale di Bergamo.
È stato dimesso l’uomo di 53 anni che in piena emergenza Covid-19 era stato sottoposto a doppio trapianto di polmoni all’Ospedale di Bergamo.
La pandemia Covid ha, in tutta la Bergamasca, azzerato il numero di donatori di organi, ma sul fronte dei trapianti, anche nel periodo più complicato dell’emergenza causata dal nuovo coronavirus, l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha potuto offrire nuove speranze a pazienti che senza un organo non avrebbero potuto sopravvivere.
È stato eseguito lo scorso 29 dicembre a Bergamo il primo trapianto combinato fegato-polmoni in un paziente in età pediatrica in Italia.
Il delicato intervento per impiantargli un fegato nuovo e donargli la speranza di una vita migliore era terminato solo da qualche ora, quando un bambino di soli due anni, Samuele Zanardo, è morto mentre si trovava ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII.
Dall’inizio di quest’anno, il bimbo di appena 10 mesi salvato dalla donazione di un quattordicenne morto dopo un tuffo in piscina, è il diciassettesimo trapiantato di fegato. Un numero che non è basso, come può sembrare. Anzi.
Si chiama «Alpps» ed è la nuova tecnica per asportare i tumori del fegato che richiederebbero il sacrificio della maggior parte dell’organo mettendo a rischio la funzionalità epatica. L’innovativa chirurgia sbarca all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.