Quel missile ci ricorda che l’Ucraina ci riguarda
MONDO. Prepariamoci a giornate di altissima tensione ad Est, le cui avvisaglie si sono avute ieri con l’attacco a Volodymyr Zelensky, e con l’appello di Yulia Navalnaya ai russi a protestare.
MONDO. Prepariamoci a giornate di altissima tensione ad Est, le cui avvisaglie si sono avute ieri con l’attacco a Volodymyr Zelensky, e con l’appello di Yulia Navalnaya ai russi a protestare.
MONDO. Purtroppo è finita come in tanti temevano: Aleksej Navalny è deceduto in carcere. La sua battaglia disperata contro il potere l’ha portato ad una tragica e inevitabile conclusione.
MONDO. L’allarme suona da tempo in tutte le cancellerie europee e d’oltreoceano, ma adesso si osserva una strana accelerazione. L’idea che si rincorre è che solo il mostrare i muscoli ci potrà regalare la pace.
L’ANALISI. L’anno delle opposte narrative e della sconfitta della verità. L’anno in cui il lavoro dei giornalisti sarà ancor più messo a dura prova.
MONDO. Più scontate di così non potrebbero essere. Le presidenziali russe, la cui campagna elettorale è ormai iniziata da circa 15 giorni, hanno un netto favorito: Vladimir Putin. Al momento non è chiaro quali saranno gli altri candidati a cui verrà permesso di partecipare alla consultazione del 15-17 marzo prossimo.
MONDO. L’Unione europea si è presa il «mal di pancia» olandese. L’interrogativo è adesso se a l’Aia nascerà un Governo, guidato dall’estremista di destra Geert Wilders, il cui partito ha ottenuto il maggior numero di voti, oppure si dovrà ricorrere nuovamente alle urne. Insomma il rischio di instabilità appare dietro l’angolo in un Paese, non lo si dimentichi, fondatore della Comunità europea co…
MONDO. Riappacificazione nazionale oppure prossima nuova ondata infermabile di regionalismi? Stabilità ritrovata oppure polarizzazione permanente della società?
MONDO. Non c’è la volontà politica oppure i giochi geostrategici sono superiori a tutto. Il pensiero va subito alle tragedie in corso in Ucraina e in Medio Oriente. Ma possibile - quante volte ci siamo chiesti a voce alta - che queste crisi non siano componibili grazie allo sforzo dei vari attori?
MONDO. Con lo scoppio della crisi mediorientale l’Occidente ha visto aprirsi, a sorpresa, un altro fronte.
MONDO. La buona notizia è che le grandi potenze - Stati Uniti e Cina - sono tornate a dialogare in maniera costruttiva. Quella indecifrabile al momento è che una delegazione di Hamas è stata a Mosca, ma non si sa a fare cosa. Attualmente due sono gli incendi: uno dal febbraio 2022 in Ucraina; l’altro da una ventina di giorni in Medio Oriente.
EUROPA. Il vento dell’europeismo torna a soffiare forte nel Vecchio continente.
MONDO. È l’Europa la risposta alle tragedie contemporanee. Proprio quell’Europa criticata oltremisura da irresponsabili ultrasovranisti, supernazionalisti e iperscettici. Il dramma ucraino e il disastro mediorientale, che abbiamo ora davanti agli occhi, ci ricordano, invece, quale è la natura umana.
LA GUERRA. Sospeso tra passato e futuro, sull’orlo di un barato. Ecco dove si trova oggi lo spazio che, fino al 1991, era occupato dall’Unione Sovietica.
Ci mancava anche il disastro del Nagorno-Karabakh dopo la tragedia ucraina. Mai prima di oggi la Russia era stata così in difficoltà nello spazio ex sovietico.
ESTERI. Non è stata una sorpresa la visita di Kim Jong Un nell’Estremo oriente russo: già da mesi si osservava il continuo avvicinamento tra Mosca e Pyongyang.