Migranti, tensione a Taleggio. «Siamo qui in 204, niente cibo»
La vicenda. All’ex colonia arrivano i carabinieri. Giovedì sera il sindaco dal prefetto: «Grande disponibilità». Nicoli (Romano): «All’ex hotel non andava data l’agibilità».
La vicenda. All’ex colonia arrivano i carabinieri. Giovedì sera il sindaco dal prefetto: «Grande disponibilità». Nicoli (Romano): «All’ex hotel non andava data l’agibilità».
STRADE . Tre rilevatori sulla 42 a Lovere, Treviglio, Albano. L’altro sulla 11 a Mozzanica. Più i due nuovi lungo l’Asse. Il Codice della strada prevede l’omologazione nazionale. L’approfondimento su L’Eco di Bergamo in edicola domenica 1° ottobre.
ARCENE. Famiglia disperata: Alex ha una malattia rara. «La nostra osteria è fallita: era un pozzo senza fondo». E l’appello: «Speriamo solo nel buon cuore di qualcuno».
IL FENOMENO. Nell’elenco dell’Istituto per la vigilanza c’è anche quello della «Agenzia Broseta», verso cui un cittadino ha sporto denuncia per truffa.
IL CASO. La vittima di Napoli. Unipol disconosce il documento: non risulta alcuna copertura. E in via Broseta non esiste l’ufficio indicato sul sito Internet. I contatti? Solo via Whatsapp
LA TESTIMONIANZA. Parla una donna vittima di stalking da parte del marito. I dati: +18% di denunce per maltrattamenti in famiglia a Bergamo e provincia. Aumentano i casi ai danni di anziani genitori, soprattutto madri, da parte dei figli. L’approfondimento su L’Eco di Bergamo di domenica 24 settembre.
L’ULTIMA PUNTATA. L’estate bergamasca sul nostro sito e soprattutto sui nostri social ha raccontato le meraviglie del nostro territorio, in occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura. Eccoci arrivati all’ultima puntata.
BREMBATE. Tifoso settantenne del Newcastle, ha distrutto l’auto a noleggio. Ai vigili: «Devo arrivare per forza allo stadio».
BERGAMO. Domenica prima di mezzogiorno: in azione due africani, poi fuggiti. «Uno rimbrottato: faceva i bisogni». Una vittima medicata in ospedale.
VIAGGIO TRA I PENDOLARI. Convogli puliti, in orario e videosorvegliati. Ma in stazione a Treviglio anche tanti vetri rotti. Una barista: «Non temo a stare qui, c’è la polizia accanto». Una studentessa: «Ritardi per far scendere chi fa casino».