Se nessuno contesta la meraviglia dell’opera e la genialità di Christo, la situazione è invece molto critica per quanta riguarda gli accessi alla passerella con Trenitalia che è andata in tilt a causa della troppa affluenza di pubblico.
«Christo walks on Water, and Now You Can, Too». Questa la didascalia del New York Times che sul nome dell’artista bulgaro gioca per presentare l’esibizione aperta sabato sul lago.
Lunghe code ai pontili del battello di navigazione Lago d’Iseo a Sarnico. Presi d’assalto i primi tre traghetti con oltre 400 posti salpati in mattinata, nonostante le nubi minacciose.
«Considerato il copioso afflusso di persone sulla passerella e le potenziali avverse condizioni meteorologiche si sconsiglia nella giornata odierna di mettersi in viaggio per The Floatong Piers». Lo comunicano gli organizzatori.
Mattina di folla a Sulzano e Montisola per l’opera di Christo dopo il boom di accessi nel suo primo giorno di apertura. Attenzione però al maltempo: in mattinata chiusa la passerella che porta all’isola di San Paolo. Il maltempo non dà tregua.
Se avete qualche dubbio, nessun problema: i tantissimi stewart che incontrerete lungo la passerella di Christo sono pronti a darvi informazioni in tutte le lingue, con tanto di mappa e vademecum informativo. E con tanto di tirata d’orecchie se infrangete le regole decise dall’organizzazione.
Un primo giorno così forse non se lo sarebbe aspettato nemmeno Christo, artefice del sogno galleggiante sul lago d’Iseo. 55 mila persone hanno camminato sulla passerella che collega Sulzano a Montisola, opera attesa da mesi e finalmente aperta.
L’apertura della passerella di Christo è stata baciata dal sole. Ne hanno approfittato migliaia di persone che non hanno voluto mancare allo storico evento, come abbiamo documentato fin dalle prime ore del mattino. Nel pomeriggio però dalle montagne hanno iniziato a fare capolino nubi minacciose.
«Era un sogno antico, ma finalmente, questa settimana, l’artista concettuale Christo ha camminato sull’acqua». Inizia così uno degli articoli dedicati alla passerella che collega Sulzano a Montisola, aperta sabato mattina e già assaltata da migliaia di visitatori. L’ha scritto Elisabetta Povoledo, inviata sul lago d’Iseo per il New York Times, uno dei giornali più seguiti al mondo.
La gente sta aumentando in modo esponenziale. E la Comunità Montana del Sebino bresciano lancia l’allarme
Dopo tanta attesa, ecco il via alla passerella sul lago d’Iseo, opera del grande artista. Alle 7,50 l’apertura ufficiale.
Sul lago tutto è pronto. Il telo giallo è stato posato. La gigantesca opera è stata conclusa. Gli addetti alla sicurezza aspettano solo di schierarsi. Manca solo un cenno di Christo, che darà il via all’evento dell’anno: l’apertura della passerella galleggiante che collega Sulzano a Montisola.
C’è chi parla dell’arrivo di Brad Pitt, chi fa il nome di Giorgio Armani. Quasi sicuro quello di Carolina di Monaco. Attira tantissimi curiosi, moltissima gente comune da tutto il mondo ma anche vip internazionali.
Tutto quello che avreste voluto sapere su «The Floating Piers» ma non avete mai osato chiedere. Se la natura dell’installazione è artistica, la sua forma e le sue fattezze si offrono a più approcci possibili.
Ancora non si conosce l’orario ufficiale dell’apertura della passerella che sarà accessibile al pubblico da sabato 18 giugno. Ma da che ora? Christo non ha ancora rivelato l’orario.
Dall’alto è ancora più di impatto: l’opera è ultimata e la passerella è finalmente «colorata», con il tessuto color giallo dalia che è stato steso nel pomeriggio di mercoledì.
Ultimi ritocchi per l'installazione del celebre artista
«Questo progetto è mio e di Jeanne Claude». Giacca da vento rossa, jeans e stivali da pioggia, Christo racconta nella mattinata di giovedì 16 giugno la passerella che sabato aprir al pubblico. L’appuntamento è con tutta la stampa internazionale che si è incontrata a Iseo, all’hotel Araba Fenice che si trova tra il quartier generale e la passerella.
Non tutti sono a favore della passerella di Christo. C’è anche chi contesta l’organizzazione, la gestione degli spazi, l’«uso-abuso» della natura. Dopo gli attacchi di Legambiente, una riflessione di Gianni Mura, scrittore e firma di punta del quotidiano «la Repubblica». Che la zona di Monte Isola la conosce molto bene.
