Vendemmia al via con ottimismo: «D’aiuto il sole di questi giorni»
AGRICOLTURA. Si parte con la raccolta delle uve per le bollicine orobiche. In aumento l’utilizzo di macchine per sopperire alla mancanza di personale.
AGRICOLTURA. Si parte con la raccolta delle uve per le bollicine orobiche. In aumento l’utilizzo di macchine per sopperire alla mancanza di personale.
LE PREVISIONI. La qualità è attesa come «medio-alta» tra siccità e forti piogge. Viti resistenti alla peronospora 300 aziende pronte a produrre 45mila ettolitri di vino
IL VINO DOP . Dopo 9 anni Medolago Albani lascia la presidenza del Consorzio. Tre nuovi eletti nel Cda. L’appello ai giovani: «Attendo nuove idee da voi».
Differenze. Sta crescendo l’alternativa alla «manuale» con spese più ridotte e una burocrazia meno pesante. Cantoni: «Le cooperative meno presenti di un tempo».
Buona qualità. In tutta la provincia la raccolta sta iniziando a macchia di leopardo: partita ad Astino, nelle altre zone si attende.
Centinaia gli operatori coinvolti tra i filari Cantoni: operano coi dispositivi di protezione previsti.Da Castelli Calepio a Gandosso, ad Astino: qualità ok.
Carlotta Grumelli confermata al vertice, investimenti per oltre mezzo milione di euro.
La sperimentazione di Kryos è iniziata nel 2018 con l’azienda beneventana «La Guardiense». Le prime bottiglie di bianco sono già in commercio.
Con la fine dell’isolamento a casa e la riapertura del settore Horeca (alberghi, ristoranti, bar e catering), ricominciano a riprendere fiato anche i produttori bergamaschi di vino.
L’appello dei viticoltori in Valcalepio alle prese con le pesanti invasioni degli animali selvatici in zone coltivate.
Il vino Novello perde sempre più estimatori. Lo confermano impietosamente le cifre. In Italia dieci anni fa, nel 2005, furono prodotte circa 18 milioni di bottiglie. Oggi – come comunica Coldiretti – siamo a soli 2 milioni di pezzi per un valore di circa 6 milioni di euro.
È una vendemmia non facile quella in svolgimento sull’arco collinare bergamasco dall’Adda all’Oglio. Le piogge abbondanti, il poco sole, la grandine in alcune zone, hanno messo a dura prova la pazienza dei viticoltori ma anche la loro esperienza, per limitare i danni .
E alla fine la vendemmia è partita. Non è stato facile neppure cominciare, con i terreni inzuppati d’acqua e le continue piogge ad ostacolare l’attività dei vendemmiatori. Ma i viticoltori bergamaschi si sono decisi dopo aver capito che di fronte a una condizione di incertezza atmosferica non potevano più temporeggiare.
In Franciacorta è già scattata la vendemmia, almeno nelle aziende poste a sud del Monte Orfano. Questo avvio «tempestivo» è stato deciso «per controbattere un andamento climatico scostante e atipico per la stagione». In Bergamasca l’annata viene definita difficile, ma l’uva è bella.
È unico in Italia e va segnalato: un vino spumante Metodo classico ottenuto con sole uve di Franconia, un vitigno a bacca rossa di origine austriaca che in Bergamasca si è ben sviluppato dalla seconda metà dell’Ottocento, tanto che ha assunto localmente il nome di Imberghem.