Ma si, abbondiamo in generosità. Abbiamo deciso di accogliere proprio tutti sul sempre più affollato carro atalantino che insegue l’Europa. Un posto sul capiente mezzo dei vincitori lo riserviamo pure a chi, sino a poco fa, si affidava esclusivamente a tabelle e a calcoli aritmetici.
Stefano Colantuono e Pierpaolo Marino si sono rincorsi, in rapida successione, nel togliersi un sassolino ciascuno. E ne lanceranno ancora da qui al termine del campionato.
l colpaccio nella capitale avrà due conseguenze, una nell’immediato e una per il futuro: benefici evidenti alla classifica e sul prossimo mercato. Con 34 punti prima delle idi di marzo, l’Atalanta può già cominciare a programmare la prossima stagione. Con Zaza e Zappacosta.
Voci insistenti di mercato in casa atalantina. Fonti affidabili parlano di un forte interessamento da parte dell’Atalanta per Boukary Dramè, 28 anni, senegalese, esterno difensivo, in scadenza di contratto con il Chievo.
I risultati non arrivano per caso o se preferite dormendo. La salvezza ormai acquisita dall’Atalanta è un palpabile esempio. Ricordiamocelo: per il club orobico la permanenza in A è come per la Juventus incollare sulla maglia l’ennesimo scudetto della sua gloriosa storia.
Dopo il cambio vincente, che ha permesso all’Atalanta di battere il Chievo, Stefano Colantuono deve a sua volta cedere il posto a Pierpaolo Marino in sala stampa: «Il mister aveva 39 di febbre - spiega il dg atalantino -, lo ringrazio perché è rimasto stoicamente in panchina».
Un passo avanti nella lotta verso il calcioscommese, un modo per tutelarsi da protagonisti negativi del calcio moderno. Non c’è solo questo però nel codice etico redatto dall’Atalanta presentato dal dg Pierpaolo Marino. Ai giocatori è vietato avvicinarsi alle slot.
Non è stato affatto un gioco da ragazzi gestire i Maradona, Cassano, Balotelli (fermiamoci qui). Chiedetelo, nell’ordine, a Ottavio Bianchi, Capello, Mourinho, terzetto di allenatori con la «A» maiuscola.
A Stefano Colantuono e a Pierpaolo Marino non mancano le richieste. È una novità? Per niente se consideriamo le gestioni dei due, nei rispettivi ruoli, a Zingonia. Ad innescare le voci sul conto del mister nerazzurro è stato il concittadino Giorgio Parretti, accreditato procuratore Fifa.
Marcelo Estigarribia una certezza, Ruben Bentancourt una scommessa. Così si potrebbe sintetizzare la presentazione ufficiale dei due nuovi nerazzurri avvenuta questa mattina a Zingonia alla presenza del dg Pierpaolo Marino. Guarda i video
Li chiamano «bomboni». Cipollotti esplosivi che domenica hanno rovinato la giornata di Ciro Porcaro, operatore tv napoletano giunto a Bergamo per fare semplicemente il suo lavoro: riprendere la partita da dietro la porta della curva Pisani.
Basta parlare di salvezza. E’ come se si insistesse a dire che la Juventus, praticamente già scudettata, è in piena lotta per un posto alla Champions. D’accordo la prudenza e l’aritmetica ma c’è un limite a tutto. Partecipa al sondaggio
Sarà il direttore generale Pierpaolo Marino l’ospite d’onore della puntata di TuttoAtalanta, la trasmissione sportiva in onda come ogni lunedì sera in diretta dalle 20.50 su Bergamo Tv (canale 17 digitale terrestre – streaming www.bergamotv.it ).
Era da tempo scritto che l’Atalanta avrebbe operato nel mercato invernale con disinvoltura. Saremo guardinghi ma con la sigaretta in bocca» aveva detto, sornionamente, il direttore generale Pierpaolo Marino sin dall’apertura delle liste di trasferimento.
Non va certo etichettato come il gran colpo del mercato di gennaio il prestito del centrocampista Marcello Estigarribia, 26 anni, nel giro della nazionale paraguajana, prelevato dal Chievo (16 presenze sin qui in campionato) e in precedenza alla Juventus e alla Sampdoria.
Atalanta in silenzio stampa, a buona ragione. Bene ha fatto la dirigenza a ricorrere a Pierpaolo Marino, unico delegato a parlare nel dopo partita. L’inedita decisione di far parlare soltanto il direttore generale nerazzurro la dice lunga.
«L’allenatore Colantuono non ha parlato, ai giocatori abbiamo imposto il silenzio stampa su questa partita. Ma il loro è un silenzio assordante. Le immagini si commentano da sole e vorremmo che i commenti li facesse chi è deputato a farlo». Parole del dg Marino.
«Il tempo è galantuomo». Dell’antico ma al tempo stesso sempre attuale e affidabile motto se ne appropria, spesso e volentieri, Pierpaolo Marino, operativo braccio destro della famiglia Percassi nel gestire il club di Zingonia.
Canini parte, Livaja resta, l’idea di fondo di consolidare il gruppo che ha conquistato 24 punti dopo 20 giornate. Poi l’Atalanta resta alla finestra: se capitasse l’occasione negli ultimi giorni di migliorare l’organico, non si farà trovare impreparata.
In prossimità della chiusura del mercato invernale (definitivo stop a fine mese) le voci sul ritorno in nerazzurro di Padoin vanno, quanto meno, prese in considerazione. Si sa, del resto, che l’ex atalantino dovrebbe lasciare, con molte probabilità, la Juventus.
