Lombardia: in poche ore 221 mila 30enni hanno aderito alla campagna vaccinale
L’assessore al Welfare Letizia Moratti: già aderito il 65% degli over 40. Fedriga: possibile addio alle fasce di età dal 10 giugno.
L’assessore al Welfare Letizia Moratti: già aderito il 65% degli over 40. Fedriga: possibile addio alle fasce di età dal 10 giugno.
Allo stato attuale in Italia vi sono 4,7 milioni di anziani non coperti dalla vaccinazione. Tra i 70 e i 79 anni sono 1,2 milioni coloro che non hanno ricevuto la prima dose: sono le persone più esposte e le Regioni che gestiscono la sanità lo sanno. E tuttavia tra i sessantenni, che a loro volta sono a rischio ricovero, si registra un’inversione di tendenza dai 161 mila del 12 maggio 2021 siamo …
Il decreto legge non cambia ed entrerà in vigore il 26 aprile. Resta possibile la deroga sul 70% degli studenti in classe. Check sul decreto ogni 14 giorni per il coprifuoco.
Il presidente Massimiliano Fedriga ha annunciato la convocazione per oggi alle 15.30 di una seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni.
Tra gli elementi chiave della ripartenza ci sarà un pass, che permetterà di spostarsi ovunque, anche tra regioni di colore diverso, oltre alla possibilità di accedere a stadi, concerti e altri eventi.
«Scuole e attività all’aperto sono le priorità - inizia così la conferenza stampa del premier Draghi -. Il Governo si è preso un rischio ragionato che deve tradursi in una opportunità straordinaria per l’economia e la nostra vita sociale». Al centro scuole superiori in presenza al 100% in zona gialla e arancione, parallelamente alla riapertura di altre attività nel Paese.
Le Regioni propongono le regole per far ripartire il Paese, anche nelle zone rosse. E ora le linee guida per la riapertura delle attività, lanciate dai governatori, andranno al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico e infine dell’Esecutivo.
Dopo due settimane di misure restrittive per le regioni rosse e arancioni potrebbero essere possibili, nella terza settimana, quella di monitoraggio e verifica, «allentamenti per alcune aree, ma questa cosa va ancora stabilita».
L’Italia ha un vergognoso primato: ne abbiamo dato conto ieri e riguarda il numero di parole d’odio verso il Papa quando scrive di migranti in Twitter. Ma la situazione non è diversa su Facebook. Il pontefice scrive e parla anche d’altro naturalmente: dalle ingiustizie economiche all’aborto, dai conflitti dimenticati al traffico d’armi, dalla tutela dell’ambiente ai mali della Chiesa e alla catec…