«La variante inglese non aiuta In crescita i pazienti da Brescia»
Per Marco Rizzi (Malattie infettive) la situazione è fluida. «Se i numeri continuano a salire, pronti ad una nuova riorganizzazione».
Per Marco Rizzi (Malattie infettive) la situazione è fluida. «Se i numeri continuano a salire, pronti ad una nuova riorganizzazione».
L’infettivologo: l’aumento dei contagi era atteso, non sarà un novembre facile. I provvedimenti andranno ridotti senza fretta.
Indagare gli effetti del coronavirus sul corpo umano è fondamentale per capire come affrontare la Covid-19 nel modo più efficace. Tradotto: salvare vite.
I risultati del laboratorio di follow up dell’ospedale Papa Giovanni sui primi 600 (su 2.400) ex pazienti visitati. Rizzi: continueremo a monitorarli.
Il fatto che ora ci siano molti pazienti con poche tracce di virus è un dato reale. Rizzi: «Probabile che non sia più in grado di replicarsi». Di Marco: «Sul trend bisogna però capire quanto influisce il distanziamento»
Marco Rizzi, direttore Malattie infettive al Papa Giovanni: più sicuri sulle scorte, ma sperimentazione ancora in corso. «Cauto ottimismo, casi meno gravi». Danni da virus: «Molti shock traumatici, come in guerra».
Richiamati dall’ospedale Papa Giovanni XXIII. «Verificheremo i danni lasciati dalla fase acuta» spiega Marco Rizzi, direttore delle Malattie infettive.
Dopo l’istituzione della task force regionale, anche l’Ordine ha recepito le indicazioni del ministero. E intanto anche nelle farmacie vanno a ruba le mascherine.
Prima forte ondata di influenza dall’inizio dell’anno: con il rientro a scuola degli studenti e la ripresa delle attività, il virus si è diffuso, causando un brusco aumento dei casi rispetto alle settimane precedenti.
La cronaca delle ultime settimane, con i quattro neonati morti agli Spedali Civili di Brescia, accende i riflettori sul tema delle cosiddette «Infezioni correlate all’assistenza».