«Per Noemi c’è un futuro: la mamma l’ha salvata»
ALL’OSPEDALE «PAPA GIOVANNI». La dottoressa Mangili della Patologia neonatale: la piccola è in salute. «Preoccupati per la donna: ha partorito da sola, speriamo stia bene».
ALL’OSPEDALE «PAPA GIOVANNI». La dottoressa Mangili della Patologia neonatale: la piccola è in salute. «Preoccupati per la donna: ha partorito da sola, speriamo stia bene».
IL RACCONTO. Dagli esami la piccola risulta «in ottimo stato di salute». Il Cav: «La mamma sappia che siamo pronti ad aiutarla in tutti i modi».
L’AIUTO. Gli ospedali: «Garantiti le cure e l’anonimato». Al Papa Giovanni: «Concedere più tempo per ripensarci». Al Bolognini attivati psicologa e «volontaria dedicata».
Asst Papa Giovanni XXIII. Lo «SNE» è in grado di identificare oltre 40 patologie metaboliche nei neonati.
Natale eccezionale. Nata il 19 dicembre 2021, è uscita dal «Papa Giovanni» in questi giorni: un anno dopo. I genitori: una guerriera, lei ci ha dato forza.
In ospedale. Il boom tra il 24 e il 29 settembre: 40 femmine e 55 maschi. Sia domenica sia giovedì 18 parti. In media se ne contano una decina.
L’11 giugno si terrà un grande evento a favore della Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Bergamo: una maratona di indoor cycling e un torneo di minirugby, accompagnati da Food & Beverage e laboratori creativi al Centro Don Bepo Vavassori a Bergamo.
Asst Papa Giovanni Aveva una grave malformazione: prima un «bendaggio», poi l’intervento in extracorporea: otto mesi di degenza, compie un anno. «Questo ospedale ha competenze di un centro pediatrico di eccellenza».
Nata prematura, pesava 475 grammi. È rimasta al Papa Giovanni 198 giorni: «L’Associazione per l’Aiuto al neonato e il reparto, la nostra famiglia».
Da gennaio a giugno 3.535 parti, in linea col trend negativo del 2020, quando se ne registrano circa 7 mila. Rispetto al 2019, l’anno scorso si è verificato un calo di 600 nascite.
«L’ospedale è un posto sicuro per tutte le future mamme»: il messaggio di incoraggiamento di Giovanna Mangili, direttore della Patologia neonatale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII.
In questi giorni di angoscia per i tanti morti per contagio, di estrema fatica per medici e infermieri ormai allo stremo per l’ondata inarrestabile di malati colpiti dal coronavirus, ci sono anche importanti segnali che fanno sperare nel futuro.
Al congresso di Neonatologia la vicenda delle bimbe separate a 5 mesi dalla nascita. Giovanna Mangili (Papa Giovanni XXIII): «Fondamentale la fiducia e il coraggio dei genitori».
L’idea di Giovanna Mangili, direttore della Patologia neonatale al Papa Giovanni.
Al Papa Giovanni XXIII di Bergamo sono nate quattro gemelline: Giulia, Elisa, Giorgia e Giada hanno visto la luce fra le 9,32 e le 9,34, con un peso che varia fra un chilo e 670 grammi e i due chili. Si tratta di un parto eccezionale.
Elisa oggi ha sei anni, ma era nata alla ventiquattresima settimana. È lei la mascotte dei bimbi «guerrieri»: ogni anno i neonati prematuri sono circa 200. All’ospedale Papa Giovanni si è tenuto l’open day in occasione della Giornata mondiale della prematurità.