Boccia: escludo un lockdown totale «15 novembre è una data che non esiste»
Con riferimento alla data di metà novembre indicata da alcuni media per una nuova serrata totale, Boccia smentisce: «Non c’è, è una data che non esiste», ha detto.
Con riferimento alla data di metà novembre indicata da alcuni media per una nuova serrata totale, Boccia smentisce: «Non c’è, è una data che non esiste», ha detto.
Si attende il nuovo Dpcm che slitterà di qualche ora ma emergono le prime misure decise dal governo per fronteggiare la nuova ondata di Covid in Italia.
Trovato l’accordo sul trasporto pubblico locale nella Conferenza Unificata: a quanto si apprende da fonti ministeriali l’intesa riguarda una capienza massima dell’80% che può arrivare al 100% per distanze al di sotto dei 15 minuti.
Il governo ha deciso di chiudere i locali da ballo a causa dell’aumento dei contagi da coronavirus. Stretta anche sulle mascherine: saranno obbligatorie anche all’aperto nei luoghi dove non è possibile mantenere il distanziamento.
«Molto significativo, inoltre, il dato dei ricoverati in terapia intensiva che diminuisce di ben 25 pazienti». Lo dice l’assessore Gallera che analizza i dati di martedì 16 giugno.
I dati della pandemia tornano a migliorare nelle ultime 24 ore, in parte anche in Lombardia, ma la riapertura totale della mobilità in Italia dal 3 giugno continua a far paura e le Regioni meno colpite si attrezzano come possono.
Dopo le parole del pm Maria Cristina Rota, Lega all’attacco: «Il governo stoppò iniziative regionali». Dossier sul tavolo di Conte: la Regione poteva chiudere.
Il bando della Protezione civile per arruolare 60 mila «assistenti civici» è già stato accantonato. L’ obiettivo era individuare persone non remunerate per destinarle alla vigilanza del distanziamento sociale nei luoghi pubblici e alla distribuzione di generi alimentari alle persone in difficoltà. L’ idea ha due padri: il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il sindaco di Bari Ant…
«A Bergamo e in Lombardia è un’ecatombe, altrove un dramma» ha aggiunto il ministro
Se un territorio «è ad alto rischio - ha detto anche mercoledì 20 maggio Boccia alla Camera - non può partecipare alla mobilità interregionale». I dati arriveranno nel fine settimana tra il 29 e il 31 maggio e non è affatto escluso che tra alcune regioni si possa circolare e tra altre no.
C’è attesa per il decreto con le nuove regole che entreranno in vigore da lunedì 18 maggio per gli italiani alle prese con l’emergenza Covid-19 e la fine, step by step, del lockdown.
Da lunedì si inizia a ragionare sull’avvio delle procedure relative alle riaperture differenziate su base territoriale dal 18 maggio, come già anticipato dal Governo e più volte confermato.
È atterrato nel primo pomeriggio di sabato 11 aprile all’aeroporto di Orio al Serio un volo dell’Aeronautica Militare Italiana con a bordo un contingente nazionale di 88 infermieri.
«Prima dobbiamo mettere in sicurezza la Lombardia e tutti gli ospedali lombardi. Dopo penseremo alla fase due». Lo ha detto il ministro Boccia.
Si va verso la proroga delle misure che scadranno il 3 aprile. Lo stesso ministro Boccia lo ha detto: «Inevitabilmente saranno allungate».
I primi medici arrivati in Lombardia provengono da Roma, Latina, Bari, Firenze, Cosenza, Potenza, Napoli, Vasto, Messina, Udine, Caserta e Perugia.
Un fiume di risposte all’appello della protezione civile e del governo per formare la task force di medici che saranno riversati in Lombardia per fronteggiare l’emergenza.
L’ospedale di Bergamo è necessario, va fatto. Boccia: manderemo medici da altre regioni per supportare il sistema sanità. E intanto parte una petizione per supportarne la costruzione. Firmala qui.