«L’albero degli zoccoli», a Martinengo al via la caccia ai ricordi
La Festa di quest’anno è intitolata «Nel segno de “L’albero degli zoccoli”», il capolavoro del regista bergamasco Ermanno Olmi, Palma d’oro a Cannes nel 1978.
La Festa di quest’anno è intitolata «Nel segno de “L’albero degli zoccoli”», il capolavoro del regista bergamasco Ermanno Olmi, Palma d’oro a Cannes nel 1978.
Fabbriche abbandonate, company town e spazi riconvertiti: un itinerario al grido di “Save industrial heritage!”
Ieri sera, venerdì 10 aprile, Rai Tre ha trasmesso in prima serata« L’albero dei zoccoli», il famoso film del 1978 con regista Ermanno Olmi, nel quale recitò anche Giovanni Fumagalli, morto a marzo di coronavirus.
Accolta la proposta dell’onorevole bergamasca Simona Pergreffi.
«Il giorno in cui morirà la civiltà contadina, morirà l’umanità. E allora come facciamo a non preoccuparci di tenere cara questa memoria?». Sono le ultime parole di Ermanno Olmi nel documentario «Albero, nostro», firmato dalla trevigliese Federica Ravera, assistente del grande regista bergamasco scomparso il 7 maggio di un anno fa.
Il lavoro creativo degli allievi delle scuole medie è stato pubblicato. L’Istituto comprensivo di Calcinate ha approfondito anche la Grande guerra
Il bellissimo saluto a Ermanno e alla sua famiglia durante la Rogazione di Asiago che ogni anno, il sabato precedente la domenica d’Ascensione, si ripete come rito antico e suggestivo.
Si sono svolti martedì mattina al cimitero di Asiago i funerali in forma strettamente privata del regista Ermanno Olmi.
Il 10 dicembre 2003, Ermanno Olmi fu proclamato dottore Honoris Causa in Lettere presso l’Università di Bergamo. La sera prima, con candido pudore, mi manifestò la sua preoccupazione di come essere all’altezza dell’onore che gli veniva attribuito. Durante la cerimonia, la sua Lectio Magistralis sbocciò così: «Questa mattina all’albeggiare, mia moglie si è alzata, si è affacciata alla finestra e h…
I ricordi dell’anteprima nazionale del film il 20 settembre 1978 al cinema San Marco: la fila per entrare. C’era anche Ermanno Olmi.
Il ricordo del presidente Sergio Mattarella. Per Paolo Taviani era «un fratello». Carlo Petrini: una delle menti più lucide del nostro tempo.
«Città come Bergamo hanno il dovere di riconoscere a se stessi il valore, con la responsabilità di non rinchiudersi nei confini, che sarebbe il segno dell’isolamento, della solitudine, dell’arretramento». Così Ermanno Olmi parlava di Bergamo nell’ultima intervista rilasciata a BergamoTv
Ermanno Olmi riceve la cittadinanza onoraria a Bergamo.
Il ministro della Cultura Dario Franceschini: «Intellettuale profondo che ha indagato e esplorato i misteri dell’uomo»
Aveva ricevuto la cittadinanza onoraria da Bergamo nel 1997, Treviglio nel 2003, da Sotto il Monte nel 2013. «Poeta del Papa e della Bergamasca» è stato definito, il dolore di tutto un territorio.
Il dialetto bergamasco consacrato dalla cinematografia internazionale: quel film uno spaccato unico della vita delle nostre campagne. Il ricordo dei protagonisti.
È morto a 87 anni Ermanno Olmi: il grande regista, nato a Bergamo ma cresciuto a Treviglio, era ricoverato all’ospedale di Asiago da venerdì sera. Il regista era malato da tempo.
«Nel simbolo della Rosa Camuna ritroviamo le radici della nostra comunità, che si identifica intorno ai valori del saper fare, dell’agire in modo concreto e costruttivo e della solidarietà».
Il Pirellone ha reso noto l’elenco dei premiati con il massimo riconoscimento generale. Menzione speciale per i gemelli sacerdoti don Attilio e Giovanni Sarzilla.
Un libro di Emanuele Roncalli raccoglie le location di pellicole, corti, fiction e spot girati fra Adda e Brembo. Ricky Tognazzi: «Una guida per movie tour»