Elezioni Usa, il sorpasso di Trump Segui i risultati in tempo reale
Gli Stati Uniti scelgono il loro 45esimo presidente. Per la democratica Hillary Clinton e il repubblicano Donald Trump è il giorno della verità.
Gli Stati Uniti scelgono il loro 45esimo presidente. Per la democratica Hillary Clinton e il repubblicano Donald Trump è il giorno della verità.
Hillary ha vinto anche l’ultimo dibattito contro Trump, secondo i sondaggi. Sono elezioni truccate e deciderò solo al momento se accettare una sconfitta, attacca il tycoon. Denigra la democrazia Usa ed è il candidato più pericoloso della storia, risponde la Clinton. E ancora: Putin vuole un burattino presidente, dice Hillary. Stasera i due candidati si incontrano di nuovo alla tradizionale cena d…
Donald Trump è ancora in corsa. Al termine del secondo dibattito tra i due candidati per la Casa Bianca del 2016, quello che secondo molti commentatori avrebbe dovuto sancire la volata finale della sua rivale Hillary Clinton, il magnate newyorchese ha invece ribadito che la sfida elettorale è ancora aperta.
Chi pensa che Hillary Clinton abbia già nuovamente un piede nella Casa Bianca farebbe bene a ricredersi, almeno fino a metà ottobre. Anche se l’ex first lady è in testa nei sondaggi, la storia delle Presidenziali insegna che la vittoria si ottiene solo «nell’ultimo miglio».
Il primo faccia a faccia tra Hillary Clinton e Donald Trump, principali candidati alla presidenza degli Stati Uniti, non si è concluso con un a vittoria schiacciante per uno dei due protagonisti.
Aveva già definito la Nato «obsoleta e troppo cara». Ora Donald Trump, alla Convention repubblicana di Cleveland che l’ha incoronato candidato alle presidenziali Usa di novembre, oltre a chiedere all’Europa di sostenere i costi per la propria difesa, ha dichiarato di non considerare automatico l’impegno a difendere i Paesi dell’Est in caso di attacco russo.
«Donald Trump ed io abbiamo moltissimi punti in comune». Tranne il giorno e l’ora verrebbe da dire a Matteo Salvini, visto che il parrucchino più gettonato per la Casa bianca spergiura di non averlo voluto incontrare. E mente. Esistono due foto che testimoniano la presenza del leader della Lega alla convention repubblicana di Filadelfia: la prima mostra Salvini fra due supporter del candidato ame…
Abbiamo i nostri problemi qui, vicino casa, ma anche laggiù, all’orizzonte, non è che le nubi promettano niente di buono. Non vorrei indurvi a rinunciare all’ottimismo anche se, sia chiaro, esso non è e non è mai stato il profumo della vita. Il profumo della vita, semmai, è quello che si sente dopo la pioggia quando è appena passato un bus, ma questo è un altro discorso.
Ormai non ci sono più dubbi: dopo le primarie dell’Indiana, vinte da Trump con largo margine, e nonostante la sconfitta di Hillary Clinton in uno Stato a lei non favorevole, lo scontro per la Casa Bianca in novembre sarà tra loro due. Gli sforzi dell’establishment repubblicano per fermare il miliardario newyorchese (che in passato aveva preso spesso posizioni antitetiche a quelle del partito) son…
No, non è un selfie, non fate sempre i soliti snob politicamente corretti che lo prendono sotto gamba perché è un ragazzo del popolo. No, non aveva nemmeno la felpa, stavolta, ma giacca e cravatta (allentata, va bene, questo concediamoglielo) e regolamentare pochette verde Padania nel taschino. Però è proprio lui, è Matteo Salvini quello che sorride di fianco al candidato col parrucchino più famo…
È del filosofo pop Slavoi Zizek lo sguardo più penetrante sulla politica americana di questi giorni. Giorni di campagna elettorale, candidati che si prendono a sportellate, milioni di dollari bruciati sull’altare della democrazia. Tutti guardano Donald Trump e quel che vedono è l’insostenibile pesantezza della sua volgarità. Attacchi razzisti (contro gli immigrati messicani), perfidie che instill…
Donald Trump ha la faccia di uno che la sa lunga. Mi correggo: Donald Trump ha la faccia di uno che crede di saperla lunga. Sulla base di questa percezione egli potrebbe essere portato a pensare che il suo «flirt» con l’ignoranza sia una gran trovata. Non lo è: trattasi di volgare imitazione e noi, da queste parti, lo sappiamo bene.
Se, oggi, possiamo azzardare la previsione che, in novembre, sarà Hillary Clinton e non Donald Trump a diventare presidente degli Stati Uniti lo dobbiamo a chi, nel tentare il vaticinio, ha qualcosa da guadagnare e, soprattutto, da perdere: i bookmaker.