Starbucks sfida Donald Trump «Assumeremo 10mila rifugiati»
La catena di caffetterie che sbarcherà a breve a Milano contro la decisione della Casa Bianca.
La catena di caffetterie che sbarcherà a breve a Milano contro la decisione della Casa Bianca.
A Washington lo vogliono dai tempi di Henry Kissinger. Convinti di dover cercare a Bruxelles, i presidenti americani sono passati da una delusione all’altra. Finché è arrivato Donald Trump e si è capito che il numero di telefono dell’Europa non è presso la sede della Commissione Europea ma a Berlino. Dopo avere ricevuto con tutti gli onori Theresa May primo ministro di quella che ora molti sul co…
Tutto il mondo è in trepida - o viceversa preoccupata - attesa di conoscere se Trump, ora che si è insediato alla Casa Bianca, tradurrà in azioni di governo le promesse incendiarie fatte in campagna elettorale. Per quanto, alla resa dei conti, i fatti si possano scostare dalle parole, è bene comunque non farsi soverchie illusioni. Sono troppi gli indizi per non prendere atto che è iniziata una nu…
Piccoli Trump crescono: anche quest’anno? Il 20 gennaio il nuovo presidente s’insedia alla Casa Bianca alla guida di un Paese che si muove in una terra incognita, mentre per l’Europa inizia una maratona elettorale: a marzo l’Olanda, in primavera le presidenziali in Francia, in autunno il voto in Germania e in più il rebus delle elezioni anticipate in Italia. Il fenomeno Trump, pur essendo nei suo…
Lo scenario politico odierno in molti Paesi occidentali si caratterizza per la contrapposizione tra il populismo di chi evoca la democrazia diretta e l’anti populismo di chi rimane sostenitore della democrazia rappresentativa. Negli ultimi anni il populismo ha trovato alimento nella crisi dei partiti politici, nella corruzione delle classi dirigenti, nell’aumento delle povertà e nei tanti problem…
Divinare l’azione di un presidente appena eletto e non ancora entrato alla Casa Bianca è come predire il futuro leggendo i fondi del caffè o scrutando il volo degli uccelli. Divertente, forse. Ma quasi sempre inutile. Anche perché i presidenti americani fanno quello che gli lasciano fare. Basta guardare i nulla che Barack Obama, per otto anni in carica e tuttora accompagnato da un gradimento popo…
L’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti è probabilmente il più importante evento di politica internazionale dalla dissoluzione dell’Urss. Se mantenesse fede a tutto ciò che ha detto in campagna elettorale – al di là dell’abusato slogan «Torniamo a fare grande l’America» – rapporti e alleanze vecchie di decenni potrebbero essere rivoluzionati, dando vita a un nuovo mondo molto di…
Un miliardario che parla come un teppista e pensa come un giacobino. Pifferaio magico in bilico tra cinismo e paura, intercetta la collera suscitata dalle disuguaglianze sociali, i salari bassi, la paura di nuove crisi economiche in un mondo dominato da banche, multinazionali, finanza. Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti perché nessuno come lui sa parlare al cuore sordo della gen…
«Abbiamo sentito le dichiarazioni elettorali dell’allora candidato alla Casa Bianca Donald Trump mirate a ripristinare i rapporti fra la Russia e gli Usa. Noi capiamo e ci rendiamo conto che sarà un percorso difficile dato il deterioramento in cui si trovano le nostre relazioni».
Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti: l’annuncio arriva dalle agenzie stampa alle 8.32 ora italiana, e alle 8.49 Trump si presenta ai suoi elettori visibilmente commosso. Choc e delusione tra i sostenitori di Hillary Clinton al Javits Center.
I listini europei, dopo un’apertura che faceva presagire il peggio, si stanno progressivamente avvicinando allo zero.
Gli Stati Uniti scelgono il loro 45esimo presidente. Per la democratica Hillary Clinton e il repubblicano Donald Trump è il giorno della verità.
Hillary ha vinto anche l’ultimo dibattito contro Trump, secondo i sondaggi. Sono elezioni truccate e deciderò solo al momento se accettare una sconfitta, attacca il tycoon. Denigra la democrazia Usa ed è il candidato più pericoloso della storia, risponde la Clinton. E ancora: Putin vuole un burattino presidente, dice Hillary. Stasera i due candidati si incontrano di nuovo alla tradizionale cena d…
Donald Trump è ancora in corsa. Al termine del secondo dibattito tra i due candidati per la Casa Bianca del 2016, quello che secondo molti commentatori avrebbe dovuto sancire la volata finale della sua rivale Hillary Clinton, il magnate newyorchese ha invece ribadito che la sfida elettorale è ancora aperta.
Chi pensa che Hillary Clinton abbia già nuovamente un piede nella Casa Bianca farebbe bene a ricredersi, almeno fino a metà ottobre. Anche se l’ex first lady è in testa nei sondaggi, la storia delle Presidenziali insegna che la vittoria si ottiene solo «nell’ultimo miglio».
Il primo faccia a faccia tra Hillary Clinton e Donald Trump, principali candidati alla presidenza degli Stati Uniti, non si è concluso con un a vittoria schiacciante per uno dei due protagonisti.
Aveva già definito la Nato «obsoleta e troppo cara». Ora Donald Trump, alla Convention repubblicana di Cleveland che l’ha incoronato candidato alle presidenziali Usa di novembre, oltre a chiedere all’Europa di sostenere i costi per la propria difesa, ha dichiarato di non considerare automatico l’impegno a difendere i Paesi dell’Est in caso di attacco russo.
«Donald Trump ed io abbiamo moltissimi punti in comune». Tranne il giorno e l’ora verrebbe da dire a Matteo Salvini, visto che il parrucchino più gettonato per la Casa bianca spergiura di non averlo voluto incontrare. E mente. Esistono due foto che testimoniano la presenza del leader della Lega alla convention repubblicana di Filadelfia: la prima mostra Salvini fra due supporter del candidato ame…
Abbiamo i nostri problemi qui, vicino casa, ma anche laggiù, all’orizzonte, non è che le nubi promettano niente di buono. Non vorrei indurvi a rinunciare all’ottimismo anche se, sia chiaro, esso non è e non è mai stato il profumo della vita. Il profumo della vita, semmai, è quello che si sente dopo la pioggia quando è appena passato un bus, ma questo è un altro discorso.
Ormai non ci sono più dubbi: dopo le primarie dell’Indiana, vinte da Trump con largo margine, e nonostante la sconfitta di Hillary Clinton in uno Stato a lei non favorevole, lo scontro per la Casa Bianca in novembre sarà tra loro due. Gli sforzi dell’establishment repubblicano per fermare il miliardario newyorchese (che in passato aveva preso spesso posizioni antitetiche a quelle del partito) son…