Commercio e artigiani, la carenza di lavoratori sfiora anche il 50%
Lo scenario Nel terziario l’assenza degli stagionali riguarda un dipendente su tre, mentre l’edilizia tocca percentuali di personale anche maggiori.
Lo scenario Nel terziario l’assenza degli stagionali riguarda un dipendente su tre, mentre l’edilizia tocca percentuali di personale anche maggiori.
Nella Bergamasca Ascom: «Ne servono duemila, 30% ancora da reperire. Con estivi e dehors soffre anche la città». Confesercenti: «Un’impresa su tre ha problemi».
La proroga Prevista per i dipendenti delle aziende. Solo raccomandata nel settore pubblico, dovrà però tenerla chi è impiegato in ambito sanitario e a scuola.
La carenza di personale è diventato il problema più urgente per bar e ristoranti. Persino il tristellato «Da Vittorio« ha pubblicato un post su Linkedin per cercare figure da destinare alle diverse location in Italia e all’estero.
Le settanta imprese protagoniste della manifestazione ideata e promossa da Promozioni Confesercenti e organizzata da Ecspo in collaborazione con Promoberg, hanno rappresentato nel migliore dei modi uno dei settori più colpiti dalla crisi sanitaria-economica dovuta alla pandemia.
Dopo l’impennata di gas e corrente elettrica, i gestori intervengono sulle aperture. Fusini: «Il caro energia pesa su imprese in affanno». Rossi: «Mancano le entrate del turismo».
Da venerdì 18 a domenica 20 febbraio si apre la kermesse edizione numero 24.
I rincari di elettricità e gas stanno mettendo in seria difficoltà anche il terziario. Tra le categorie più colpite ristoratori e panificatori.
L’ampliamento riguarderà i dipendenti di enti pubblici, gli amministrativi della sanità e chi lavora in ristoranti e palestre.
Bilancio positivo sia a Bergamo sia in provincia. Molti alberghi hanno lavorato il doppio rispetto al 2020. Zambonelli (Ascom): «Ma non siamo ancora ai livelli pre Covid». Con fiere e congressi torna la clientela business.
Da lunedì 14 giugno potranno ricominciare ad animare piazze e strade dei paesi anche gli ambulanti «specializzati» in fiere e sagre. Dopo 15 mesi, a seguito dell’approvazione di un emendamento proposto da Anva Confesercenti. In città il primo appuntamento sarà la Festa dell’Apparizione, seguito dalle iniziative per Sant’Alessandro.
Si riparte il 15 giugno con le fiere e i mercati all’aperto, ambulanti soddisfatti dopo oltre un anno di stop.
«Bilancio positivo» per il primo mese di vero shopping dopo la ripartenza di fine aprile scattata con la zona gialla, anche se Città Alta soffre ancora per la mancanza di turisti stranieri.
Il drammatico appello: a livello nazionale 60 mila lavoratori, perdite per tre miliardi e mezzo di euro. «Dimenticati dai vari decreti». L’emendamento della deputata Carnevali: «Ci sono le condizioni per ripartire».
«Il settore pronto a ripartire, ma basta chiusure a singhiozzo». Con la pandemia persi 870 milioni di fatturato: limitazioni 6 giorni su 10.
Settembre e ottobre: tre weekend all’insegna della convivialità e della cultura del cibo di strada. Primo appuntamento dal 18 al 20 settembre 2020.
Rimandata al prossimo anno la 19ª edizione. Cesare Rossi (Confesercenti): «Difficile contingentare gli ingressi».
Già 70 ambulanti operativi nei mercati di Bergamo sono approdati sulla piazza virtuale www.vadoalmercato.it con cesti di frutta, box di formaggi freschi e stagionati, polli allo spiedo e caramelle gommose.
Cultura, enogastronomia e attività all’aperto i punti di forza per attrarre visitatori nei mesi estivi. Sanchez: abbiamo tanto da offrire in piena sicurezza. Call center e infopoint per informazioni e prenotazioni.
Cinquantamila: è questa la stima degli addetti che lunedì 18 maggio tornano al lavoro nella nostra provincia. Ma non tutti sono attrezzati per provare la temperatura.