«Botte e insulti dal mio ex marito perché volevo realizzarmi sul lavoro»
«Volevo emanciparmi ma lui mi ostacolava»: una preside denuncia 20 anni di violenze subite dal marito. Il caso finisce a processo: l’imputato nega gli addebiti.
«Volevo emanciparmi ma lui mi ostacolava»: una preside denuncia 20 anni di violenze subite dal marito. Il caso finisce a processo: l’imputato nega gli addebiti.
Verifiche della polstrada su 207 pullman delle gite scolastiche: 62 sanzioni.Le infrazioni riguardano pneumatici, cinture, estintori.
«Voglio vedere se ora qualcuno degli inquirenti ha il coraggio di chiedermi scusa». Così il segretario provinciale leghista Daniele Belotti giovedì 15 settembre aveva salutato la sua definitiva estromissione dall’accusa di concorso esterno nell’associazione per delinquere ipotizzata nei confronti degli ultrà bergamaschi della Curva Nord.
La Guardia di Finanza di Orio al Serio ha concluso un’operazione contro il traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Debellato un presunto sodalizio criminale attivo tra la Lombardia, il Piemonte e la Liguria. Sotto sequestro 5 chili di cocaina.
«Si faccia chiarezza, si tranquillizzino i pazienti e si tutelino le professionalità che lavorano nell’ospedale Locatelli di Piario», a chiederlo, con un’interrogazione depositata oggi, il consigliere regionale Dario Violi (M5S).
Dopo quello del 15enne, altri tre arresti sono stati eseguiti dai carabinieri che indagano sull’omicidio di Mohamed El Khouman, il marocchino di trent’anni ucciso con diversi fendenti inflitti con un falcetto, a metà novembre dietro piazza Affari a Zingonia.
Prima della sentenza del maxi processo sugli ultrà, nell’udienza di lunedì mattina il pm Carmen Pugliese ha replicato alle arringhe degli avvocati difensori degli ultrà e le sue sono state parole dure.
Dalla Germania allo stadio di Bergamo, probabilmente richiamati, più che dal fascino della partita, dalla battaglia che si annunciava contro i veronesi, acerrimi nemici degli ultrà atalantini. Proseguono le indagini della Digos sui disordini del 19 aprile.
Un ultrà atalantino è stato arrestato per detenzione a fini di spaccio di hashish e marijuana: domenica pomeriggio sono scattate le manette ai polsi di un 34enne. Complessivamente gli sono stati sequestrati 40,50 grammi di marijuana e 14 di hashish.
Aveva provocato un incidente in cui non si erano registrati feriti. Ma la polizia locale lo aveva sottoposto al test dell’etilometro e il tasso di alcol nel sangue era risultato più di 4 volte superiore a quello consentito: 2,13.
Colpo di scena al processo contro Fabio Bertola l’immobiliarista di Verdellino a processo con l’accusa di essere il mandante del l’omicidio di Roberto Puppo avvenuto il 24 novembre 2010 in Brasile.
Il pm Carmen Pugliese non si arrende: vuol giocare la partita fino ai tempi supplementari, se necessario fino ai calci di rigore. Per questo ha depositato un ricorso alla Corte di Cassazione contro la sentenza.
«Il materiale probatorio si presta a interpretazioni differenti da quelle del pubblico ministero e altrettanto plausibili – dice – rendendo dunque inutile e superfluo il dibattimento». Il pm Carmen Pugliese valuta il ricorso in Cassazione.
«Ma serve che sia registrata da un notaio un’associazione per delinquere, per riconoscerne la sussistenza?». È il sarcastico commento del pm Carmen Pugliese all’uscita dall’aula di Tribunale. Il gup ha ritenuto insussistente l’accusa di associazione per delinquere.
All’udienza preliminare in cui si doveva decidere sul rinvio a giudizio di 150 tifosi era presente anche il leader degli ultrà, il «Bocia», che ha reso dichiarazioni spontanee. il giudice Ingrascì non ha ravvisato gli estremi dell’associazione a delinquere. Daniele Belotti esce dunque dal processo.
Ci sarà anche Claudio «Bocia» Galimberti venerdì mattina 28 febbraio all’udienza preliminare in cui il giudice Patrizia Ingrascì sarà chiamata a decidere sul rinvio a giudizio suo e di altri 150 tifosi a vario titolo protagonisti dell’inchiesta del pm Carmen Pugliese sul tifo violento.
Stando alla ricostruzione dei carabineri, che hanno testimoniato in aula di fronte alla Corte d’Assise presieduta dal giudice Antonella Bertoja, la chiave dell’omicidio di Roberto Puppo sta in un valzer di schede telefoniche, passate di mano in mano fra i protagonisti della vicenda.
Avrebbe compiuto più volte atti sessuali con due fratelli, all’epoca minorenni, che accompagnava ad alcuni appuntamenti dell’associazione di cui sia lui, sia loro, facevano parte. Con questa accusa un trentanovenne bergamasco è finito a processo.
«I comportamenti degli ultrà hanno offeso l’intera città, non solo per le vergognose scritte contro questore e prefetto, ma per aver dato di Bergamo un’immagine che non merita». L’inchiesta sul tifo violento è approdata in Tribunale.
Com’era stato preannunciato, lunedì 13 gennaio si è tenuta la conferenza stampa di tutte le opposizioni che hanno chiesto al Comune di Bergamo di costituirsi parte civile nell’udienza preliminare a carico dei 151 ultrà.