LE NOVITÀ. Da questo mese scatta la decontribuzione per le mamme lavoratrici: devono essere assunte a tempo indeterminato e avere almeno due figli. Per sindacati e associazioni l’agevolazione ha però dei limiti, per tempi e platea.
Dalle detrazioni all’assegno unico: anche in provincia di Bergamo prende piede il nuovo strumento di integrazione del reddito per le famiglie. Sonzogni (Cisl): «Le sue caratteristiche premiano l’interesse per le famiglie».
DA GENNAIO. Per i figli l’importo massimo sfiora i 200 euro, il minimo supera i 57. Nel 2022 in Bergamasca oltre 200mila domande. I patronati: «Misura da rafforzare».
LA MISURA. Da lunedì 18 dicembre è possibile fare richiesta per ottenere il contributo da fine gennaio. Sindacati e patronati scettici: procedura troppo articolata, si rischia di rallentare i tempi.
LA NOVITÀ. Sono tra coloro che non beneficeranno più del Reddito di cittadinanza. La richiesta andrà fatta all’Inps. La preoccupazione dei sindacati: non sarà facile informare tutti.
La manovra. È quanto prevede la legge di bilancio che, salvo modifiche, verrà presentata oggi dal governo. Il limite Isee è di 40 mila euro e varrà per i figli da uno a tre anni.
L’indennità Il contributo una tantum riguarda una platea di 600mila bergamaschi: tutte le categorie su L’Eco di Bergamo in edicola domenica 3 luglio.
La scadenza Circa il 30% dei potenziali beneficiari non ha ancora inoltrato la pratica: va fatta entro il 30 giugno o si perdono gli arretrati. Carnevali: cogliere l’occasione.
Nella Bergamasca spetta a 245mila famiglie. L’Inps nazionale: il 50% non ha ancora presentato richiesta. I Caf: «I lavoratori troveranno la busta paga di marzo senza detrazioni e più leggera. Ad aprile sarà boom di istanze».
Il Governo ha varato il provvedimento che nella nostra provincia dovrebbe valere circa 400 milioni. Formalmente il posticipo è stato deciso per ottenere l’Isee, resta però qualche incognita sulla copertura economica.
