La violenza di Israele e il silenzio del mondo
MONDO. «L’operazione Jenin è finita», ha annunciato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
MONDO. «L’operazione Jenin è finita», ha annunciato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Un appello dall’Europa per il cessate il fuoco, dal quale si è dissociata l’Ungheria. Lo stesso lanciato ai contendenti dalle Nazioni Unite e dagli Usa. Si ripete così il classico canovaccio di ogni escalation del conflitto israelo-palestinese. Tra le micce questa volta ci sono state nelle scorse settimane la chiusura della Porta di Damasco e lo sfratto da 15 case di arabi da parte di coloni ebre…
L’unica notizia buona, a volerla cercare, è la presentazione di un piano di pace per mettere fine al conflitto israelo-palestinese dopo 12 anni privi di qualsiasi iniziativa. L’ultimo tentativo, il tredicesimo, risale infatti al 2007: la Conferenza di Annapolis tra il presidente palestinese Abu Mazen e l’allora premier israeliano Ehud Olmert. Poi più niente: la parola solo alle armi. Ma definire …
Le bombe non sono solo bombe. Sono anche messaggi, lettere che devono esplodere nella mente degli avversari. È questo chiaramente il caso degli ordigni che Israele lancia contro la Siria per colpire le installazioni, i reparti e le linee di rifornimento delle milizie che l’Iran ha installato nel Paese di Bashar al-Assad. Certo, in un mondo più normale ci si chiederebbe secondo quale diritto un Pa…