Christo con Percassi a Crespi d’Adda
La visita dell’artista bulgaro autore della celebre passerella The Floating Piers
La visita dell’artista bulgaro autore della celebre passerella The Floating Piers
Si riparte. A 52 giorni dall’ultima uscita ufficiale - 2-1 a Marassi col Genoa di Gasperini -, senza più Reja, senza essere arrivati a Maran, con il Gasperini di cui sopra che stuzzica l’immaginario collettivo.
Il presidente atalantino Antonio Percassi ha parlato in esclusiva a L’Eco di Bergamo. Dei due scudetti govanili, dei 2.600 iscritti ai camp estivi e naturalmente anche di Gasperini e del calciomercato.
La strana verità (molto strana...) di Edy Reja arriva 40 giorni dopo l’addio. E 10 giorni dopo la presentazione del suo successore, Gian Piero Gasperini. La strana verità di Reja non è un’intervista ma tendenzialmente un monologo, maturato nel corso di una cena appositamente organizzata.
«È necessario terminare il rapporto con chi ha fallito e riconsegnare alla città una struttura importante per la quotidianità dei bergamaschi, rivedere il bando di gestione e stabilire tariffe eque e oneste».
Dei sei giorni confezionati per celebrare il mezzo secolo di vita del Club Amici dell’Atalanta, il presidente nerazzurro Antonio Percassi ne ha vissuti di persona ben tre.
Il campionato dell’Atalanta si esaurirà dunque domenica allo stadio Marassi contro il Genoa (ore 18): i nerazzurri, tredicesimi a -4 dalla 10ª posizione detenuta proprio dal Grifone, non possono di conseguenza aspirare a insediarsi in extremis nella parte nobile della classifica, quella di sinistra, che sembrava abbordabile dopo il primo scorcio di torneo.
Il presidente dell’Atalanta, Antonio Percassi, è comparso venerdì mattina a Zingonia. Nessun annuncio, parlerà con Reja alla fine del campionato.
«La vittoria conquistata contro il Chievo ci fa tagliare un traguardo che abbiamo meritato dopo la grande sofferenza che abbiamo vissuto nell’arco di questa stagione›.
Taglio del nastro nella giornata di mercoledì 13 aprile del primo Lego store a Il Centro di Arese in provincia di Milano. presente Matteo Percassi e Paolo Lazzarin, general manager di Lego in Italia.
Cresce l’attesa per piccoli e grandi appassionati dei mattoncini Lego®: l’apertura del primo Lego® Certified Store è in programma in provincia di Milano, al nuovo Arese Shopping Center, il giorno 14 aprile 2016.
«È stato un incubo». Dopo la vittoria con il Bologna parla il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi. «Reja discusso? Nessun club tiene un tecnico che non vince per 14 gare: noi sì. Fieri di essere l’Atalanta. Tornassi a dicembre? Rifarei tutto. Tifosi splendidi, grazie per domenica». L’intervista «della liberazione» su L’Eco di Bergamo del 22 marzo.
Cosa ci faceva il presidente di Fca a Brusaporto a colloquio con l’imprenditore bergamasco?
Come gli italiani reagiranno allo sbarco di Starbucks in Italia? La domanda è finita sul Wall Street Journal con titolo in prima pagina.
Lunedì 29 febbraio la Giunta regionale si è trasferita armi e bagagli a San Pellegrino per una seduta all’interno del Casino, nella sala da ballo. Non sono stati trattati temi bergamaschi, ma la presenza della politica lombarda nella cittadina termale è legata alla firma dell’accordo per il Grand Hotel e la funicolare e al nuovo progetto di Percassi. Presenti diversi sindaci, non solo della valle.
A colloquio con Howard Schultz, alla guida del colosso planetario delle caffetterie, che rivela i suoi progetti per l’Italia.
Dopo Milano, arriva anche a Bergamo il mondo Lego firmato da Percassi. Che nel gioco ci ha sempre creduto tantissimo. «Se ho giocato con i Lego da bambino? - sorride - Certo, ci mancherebbe, e poi ho giocato nell’Atalanta, al fianco campioni del calibro di Scirea e Cabrini. Il gioco è una componente importante nella vita di ognuno di noi, ti fa allenare il cervello, sviluppa la creatività».
Dopo Victoria Secrets, Percassi sigla una nuova e grandissima partnership. L’imprenditore bergamasco ha firmato con il Gruppo Lego l’accordo per l’apertura dei primi negozi Lego Certified Store in Italia, che proporranno esclusivamente prodotti Lego.
Adesso basta. Se cerco di interpretare il sentimento della città di fronte all’ennesimo episodio di guerriglia urbana scatenato da una banda di sedicenti tifosi incappucciati, due sole parole mi vengono in mente: adesso basta. Non ne possiamo più.