Infortuni e malattie professionali in aumento. In un anno 17 vittime
I dati Inail. Le denunce di infortunio nella Bergamasca sono passate dalle 11.930 del 2021 alle 13.359 dello scorso anno.
I dati Inail. Le denunce di infortunio nella Bergamasca sono passate dalle 11.930 del 2021 alle 13.359 dello scorso anno.
I numeri. I dati dai sindacati che sabato parteciperanno alla manifestazione di Roma. Nella nostra provincia ogni giorno 38 denunce di infortunio e più di un infortunio mortale al mese.
Enti bilaterali. Voucher per i libri di testo dei figli, indennità per pagare la retta dell’asilo nido dei più piccoli e un importante contributo dedicato direttamente ai dipendenti che studiano e contemporaneamente lavorano. In provincia di Bergamo le prestazioni di Elba e Wila riguardano circa 24mila persone al lavoro in 6.500 imprese.
Incidenti sul lavoro. In due giorni nella nostra provincia hanno perso la vita due giovani lavoratori: Omar Ait Yussef di 31 anni e Gianluigi Marchesi di 34 anni. Le dinamiche dei due gravi infortuni mortali lasciano tutto il mondo del lavoro bergamasco incredulo su quanto accaduto.
L’evento A giugno la scuola all’Accademia Gera d’Adda: è il secondo anno consecutivo. Durerà 5 giorni: già aperte le iscrizioni tra i 7 e i 16 anni. In programma anche lezioni di spagnolo.
La Cgil Bergamo «L’ennesima giovane vittima sul lavoro - sottolineano - non può e non ci deve lasciare indifferenti».
Da gennaio a novembre 2021, a Bergamo 10.795 denunce: in aumento rispetto al 2020. I morti sono stati 18, lo stesso numero pre-pandemia.
Sono quelli finiti nel 2021 in isolamento fiduciario. L’Inps non riconoscerà più l’indennità: «Dal governo niente fondi per quest’anno». Sforbiciata retroattiva
Stabilite le classi di priorità, ma intanto la campagna per età è già nel vivo. I sindacati: da non sprecare il lavoro fatto con le imprese.
Il sindacato orobico ha diffuso una nota con dati Inail aggiornati al 15 giugno sulle morti bianche causate dal coronavirus, e la nostra provincia detiene il triste primato.
La maggior parte sono lavoratori del settore meccanico e, ma anche parrucchieri ed estetisti.
Il segretario generale provinciale della Cgil Peracchi: «Numeri alti, in continua progressione, mai visti in precedenza».
Cgil, Cisl e Uil denunciano: «Nell’accordo firmato con Regione Lombardia alla nostra provincia vengono destinati un tecnico della prevenzione e un medico, su un totale di 46 contratti a tempo indeterminato. Le forze sono insufficienti».
Un operaio edile bergamasco è l’ennesima vittima di un infortunio accaduto il Primo maggio in un cantiere a Piacenza. I sindacati: manca sicurezza, già cinque morti nel 2019.
Anche Matteo Rossi presente nel pomeriggio all’iniziativa di protesta promossa dalla Cgil : «Chiediamo di andare fino in fondo e di fare chiarezza sulle responsabilità dei ritardi».
La reintroduzione della «quota 96» per andare in pensione va da subito estesa almeno a quei lavoratori che svolgono un lavoro particolarmente faticoso e spesso «usurante» come quello edile. Lo scrive Angelo Chiari, segretario provinciale della Fillea Cgil.
Lavori aperti al VII Congresso della Cgil di Bergamo, giovedì mattina 6 marzo nell’auditorium del collegio Sant’Alessandro di via Garibaldi. Il segretario generale uscente, Luigi Bresciani, ha avviato il suo intervento tracciando un primo bilancio di questa fase congressuale a Bergamo.
Con la crisi le richieste di ammortizzatori sociali sono ovviamente lievitate. Periodo in cui il lavoratore in Cassa non vede il becco d’un quattrino. Un piaga sociale: nella Bergamasca sono centinaia i lavoratori in attesa.
Rotte le trattative il 21 novembre. «Zero euro di aumento, messa in discussione dell’Ape: la proposta indecente di Ance e Coop per il rinnovo del Contratto nazionale». A Bergamo il settore occupa circa 35mila lavoratori.