Tute blu, cassa integrazione in calo «Ma siamo ancora dentro la crisi»
Cassa integrazione ancora in calo per i metalmeccanici lombardi, ma non c’è l’inversione di tendenza, sostiene la Fiom.
Cassa integrazione ancora in calo per i metalmeccanici lombardi, ma non c’è l’inversione di tendenza, sostiene la Fiom.
Non si arresta l’ondata di licenziamenti nel settore metalmeccanico. Sono quasi 1700 i licenziamenti nei primi due mesi dell’anno tra le medie e grandi imprese metalmeccaniche lombarde.
Previsto già da qualche giorno, è stato raggiunto e firmato venerdì 6 febbraio l’accordo per il trasferimento definitivo di tutti i lavoratori della ex Lupini Targhe (fallita nel 2013) alla nuova International Fim srl.
La Fiom Cgil Lombardia lancia l’allarme: «Tute blu, botti di inizio d’anno: il 2015 comincia con 60mila metalmeccanici in attesa di lavoro. È questa la ripresa pubblicizzata in questi giorni?».
La denuncia della Fiom. Aumenta ancora l’utilizzo della cassa integrazione nel mese di ottobre in Lombardia nel comparto metalmeccanico. I dati parlano di una crescita generalizzata in tutti i comprensori del ricorso a questo ammortizzatore sociale nelle medie e grandi aziende della regione.
La Glasfaser di Valbrembo, azienda che lavora nel settore aeronautico e che applica il contratto dei metalmeccanici, ha annunciato l’apertura della procedura di mobilità per tutti i 16 attuali dipendenti dello stabilimento.
Momenti di tensione al congresso della Fiom Cgil in corso di svolgimento ad Albino. Durante il suo intervento ai lavori, il segretario generale della Cgil bergamasca, Luigi Bresciani, è stato fatto bersaglio del lancio di un uovo da parte di un delegato.
Quindicimila licenziamenti in un anno, solo settemila nella media e grande impresa. Un bagno di sangue il 2013 per le tute blu. Sono 533 i licenziamenti in Lombardia nel settore metalmeccanico, relativamente alla media e grande impresa. Dati parziali di dicembre.