Creatività strategica per rifondare l’Europa
ESTERI. La notizia della sconfitta dell’Italia per Expo 2030 è durata lo spazio di un mattino. Forse per carità di patria o perché premono altri problemi.
ESTERI. La notizia della sconfitta dell’Italia per Expo 2030 è durata lo spazio di un mattino. Forse per carità di patria o perché premono altri problemi.
L’ANALISI. Conquistato il primo posto tra i leader «costruttori» nella classifica del prestigioso sito «Politico.eu» (che dà atto alla premier di aver diradato i timori sorti in Europa con la vittoria elettorale dell’ottobre scorso), Giorgia Meloni si vede attribuire dallo stesso organo di stampa un ruolo chiave in quello che accadrà all’indomani delle europee di giugno 2024.
L’ANALISI. C’è un giudice a Strasburgo. L’Europa non gode di buona salute ed è spesso vilipesa per la sua assenza come soggetto politico e unitario in diversi contesti. Ma con le sue istituzioni vigila sul rispetto dei diritti e delle regole.
L’ANALISI. Non sono bastati un ottimo progetto, con padiglioni riscaldati con energia rinnovabile, la solita prosopopea del «core de Roma» e della Città Eterna, persino l’appello «last minute» del campione del tennis Sinner, reduce dal trionfo in Coppa Davis, a farci aggiudicare Expo 2030.
L’ANALISI. «Bagnaia e Sinner, i nuovi ragazzi d’oro». «Da Bagnaia a Sinner, il rumore dei ventenni». «Dal motociclismo al tennis: ventenni italiani sul tetto del mondo».