Pietro: «Il mio 50° compleanno in coma per il Covid: che gioia essere a casa»
A Treviolo festa a sorpresa per il ritorno di Pietro Pippa, guarito dopo 100 giorni. «Adesso sogno una vita normale, la quotidianità, magari un’escursione con gli amici».
A Treviolo festa a sorpresa per il ritorno di Pietro Pippa, guarito dopo 100 giorni. «Adesso sogno una vita normale, la quotidianità, magari un’escursione con gli amici».
I suoi parenti e i suoi amici lo stavano salutando perché partiva per la Toscana, dove avrebbe portato una giostra, ma si è sentito male e si è accasciato perdendo i sensi.
Ha detto con una battuta spiritosa, caratteristica di famiglia: «So che devo morire, ma in questa circostanza proprio no. Volevo infatti vedere come va a finire e poi non mi andava di morire da sola e senza un funerale».
Fontana e Gallera: premio fino a 1250 euro una tantum per infermieri e operatori sanitari accordo raggiunto con organizzazioni sindacali, risorse in busta paga a giugno.
Tante le denunce di parenti delle vittime, personale sanitario e associazioni di consumatori. Indagini in 4 procure del distretto di Brescia.
Richiamati dall’ospedale Papa Giovanni XXIII. «Verificheremo i danni lasciati dalla fase acuta» spiega Marco Rizzi, direttore delle Malattie infettive.
Egidio Cassis, 56 anni, in coma farmacologico per otto giorni . «Ho temuto di non rivedere i miei cari. Al risveglio non ricordavo chi fossi».
Una lettera che racconta di dolore, ma anche di speranza. Di profesionalità e attenzioni amorevoli. Ai tempi del coronavirus. L’ha scritta un ospite del Carisma.
Il lavoro non si ferma mai, le storie non si fermano mai. Sulle piattaforme musicali le testimonianze di medici, infermieri e pazienti di Humanitas Gavazzeni. E dei big di sport e spettacolo.
Al Papa Giovanni Cinzia Capelli, «Bed manager», figura unica in Italia, fa la spola tra il Pronto soccorso e i reparti: «La solitudine dei malati spezza il cuore anche a noi»