Una crisi nella crisi, e Netanyahu all’angolo
MONDO. E adesso? Dopo il lancio di circa 300 ordigni contro Israele da parte dell’Iran, che a sua volta replicava al bombardamento della propria ambasciata a Damasco, che potrà accadere ancora?
MONDO. E adesso? Dopo il lancio di circa 300 ordigni contro Israele da parte dell’Iran, che a sua volta replicava al bombardamento della propria ambasciata a Damasco, che potrà accadere ancora?
MONDO. Spingere Kiev a rinunciare alla Crimea e alle province del Donbass, oggi sotto controllo del Cremlino, e spegnere così di conseguenza il conflitto russo-ucraino. Ecco sintetizzato in poche parole il piano di Donald Trump, una volta che il magnate newyorkese tornerà alla Casa Bianca il prossimo gennaio.
IL CONFLITTO. Tra l’uccisione dei sette volontari dell’Ong World Central Kitchen (che porta a oltre 200 il numero degli operatori umanitari e sanitari morti durante le operazioni a Gaza) e il bombardamento dell’ambasciata dell’Iran nella capitale siriana Damasco c’è un nesso assai più stretto di quel che sembri.
ITALIA. Come soffrono, le coalizioni politiche: che siano al governo o all’opposizione, le mille difficoltà politiche interne, elettorali e internazionali rendono amarissime queste giornate.
MONDO. «Quando un popolo vota ha sempre ragione», dichiara pubblicamente il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, a proposito del plebiscito che ha confermato lo zar Vladimir Putin al potere. Forse ha scelto la nazione sbagliata per fare esempi di democrazia.
MONDO. Altre due raffinerie sono state colpite nel weekend e alcuni droni hanno paralizzato nella notte tra sabato e domenica tre aeroporti moscoviti. Queste le notizie più rilevanti sul fronte russo. Nella «migliore democrazia» del mondo, secondo la definizione del portavoce del Cremlino, le presidenziali sono state la formalità che tutti si attendevano e la popolazione, invitata a votare per «…