Cisgiordania, passa da qui il futuro di Gaza
MONDO. Appena siglata la tregua a Gaza e realizzato il primo scambio ostaggi-prigionieri, il conflitto tra Israele e i palestinesi si è riacceso in Cisgiordania, dove peraltro non si era mai spento.
MONDO. Appena siglata la tregua a Gaza e realizzato il primo scambio ostaggi-prigionieri, il conflitto tra Israele e i palestinesi si è riacceso in Cisgiordania, dove peraltro non si era mai spento.
MONDO. E così, a meno di un ennesimo colpo di scena negativo, Israele e Hamas sono arrivati all’accordo «tregua per ostaggi» a cui stavano lavorando da mesi con l’appoggio di Paesi mediatori che si sono alternati, fermi restando gli Stati Uniti e il Qatar.
MONDO. L’uccisione di Ismail Haniyeh, il leader politico di Hamas eliminato da un missile mentre era a Teheran, autorizza diverse ipotesi. Compresa quella di un tradimento. Haniyeh viveva a Doha, in Qatar, un santuario che lasciava molto di rado.
MONDO. C’è come un segno del destino nelle traversie che i due grandi nemici del Medio Oriente, Iran e Israele, i Paesi che più di ogni altro perseguono nella regione una politica di potenza militare, si trovano ad affrontare nelle stesse ore.
MONDO. Ieri sera la notizia ha fatto il giro del mondo in un lampo: Hamas ha accettato l’accordo.
ESTERI. Se guardassimo dall’alto di un satellite la situazione in Medio Oriente, avremmo la sensazione di osservare un formicaio impazzito. La spedizione israeliana su Gaza, generata dal massacro di civili compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso, si è impantanata nel suo stesso desiderio di vendetta e nella sua pochezza politica e strategica.
OLTRE LA CRONACA. Il Patriarca di Gerusalemme a Molte fedi: «Israeliani e palestinesi ora non possono vivere insieme. Occorre realisticamente separare i due popoli».