Caso unico in Lombardia, iscrizioni entro il 21 dicembre. Si chiama «Violenza di genere e bullismo. Conoscere per agire, educare per prevenire» ed è un corso di perfezionamento promosso insieme al Centro antiviolenza Aiuto Donna e all’associazione Alilò futuro anteriore.
La violenza sulle donne è ancora un fenomeno sommerso. Per questo è importante parlarne, per far capire a queste vittime che non sono sole.
L’Aiaf di Bergamo, Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori, scende in campo, come già l’anno scorso, contro la violenza di genere. Ecco il calendario delle iniziative.
Aveva aggredito la moglie in un parcheggio dell’aeroporto di Malpensa, lo scorso settembre, picchiandola con calci e pugni per impedirle di
partire per Tunisi.
La violenza contro le donne resta un fenomeno grave e diffuso, benchè negli ultimi 5 anni sia diminuito: 6.788.000 donne hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre.
È l’invito contenuto nel primo Denim Day italiano, organizzato dalla Guess Foundation Europe e patrocinato da The Circle Italia a favore di Di.Re, Donne in Rete contro la violenza.
Prendono il via le attività dei gruppi di mutuo-aiuto del centro antiviolenza Aiuto Donna, momenti di condivisione in cui le donne che hanno subito o subiscono violenza da parte del proprio compagno (o ex partner) possono parlare tra loro, confrontarsi, trovare sostegno in qualcuno che vive o ha vissuto la loro stessa esperienza.
Sono circa 300 le donne che nel 2014 hanno chiesto aiuto al centro antiviolenza Aiuto Donna di Bergamo. Il numero è in linea con quello degli anni scorsi.
Sono 296 le donne che si sono rivolte al centro antiviolenza Aiuto Donna di Bergamo nel 2014: 296 nuovi casi di richiesta di aiuto da parte di donne maltrattate, arrivate da città e provincia.
Anche quest’anno Le Due Torri shopping center ospiterà il flash mob nell’ambito dell’evento mondiale «One Billion Rising», per sensibilizzare l’opinione pubblica sul, purtroppo, sempre più attuale tema della violenza sulle donne.
Aveva perso il lavoro e aveva cominciato a bere e a maltrattare la sua famiglia. All’ennesimo episodio di violenza e minacce è stato arrestato dai carabinieri di Sovere.
L’ospedale Papa Giovanni XXIII è stato premiato con il riconoscimento «Best Practice» dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (O.N.Da) per l’alto livello dell’assistenza fornita alle donne vittime di violenza. Menzione speciale per l’ospedale di Treviglio e Caravaggio.
Ogni medico di famiglia ha, fra le sue pazienti, almeno 120 donne che hanno subito violenza fisica o sessuale. Ma il fenomeno è sottostimato e, purtroppo, sottovalutato. Infatti solo il 30% delle vittime ne parla con il proprio medico di medicina generale, perché pensano che non rientri fra le sue competenze.
È nata nel 2008 ai Riuniti l’idea di far nascere un percorso, partendo dall’ospedale, destinato alle vittime di violenza.
