Studenti, docenti e non docenti Ecco dove e come fare i tamponi
Se a scuola si presenteranno sintomi riconducibili al Covid ecco come e dove fare il tampone a Bergamo e in provincia.
Se a scuola si presenteranno sintomi riconducibili al Covid ecco come e dove fare il tampone a Bergamo e in provincia.
Nell’ambito del piano territoriale di risposta alla pandemia, l’Asst Bergamo Ovest sta procedendo ad attivare nuovi sedi per l’effettuazione dei tamponi naso-faringei sul suo territorio.
Lunedì il primo caso: un 14enne al Bolognini di Seriate. Test nelle Asst dalle 9 alle 14, da lunedì a sabato: risultato entro le 23.
Criticità nel basso lago e nelle valli Brembana e Seriana. Salerno (Sab): «Sistema complesso, dipende dagli orari provvisori». Segnala i disagi a [email protected]
Quasi sette mesi dopo, tutti di nuovo a scuola: il suono delle campanelle, le aule aperte, le lezioni in presenza. Mancavano da febbraio. Ma sarà comunque un anno scolastico diverso da tutti gli altri: mascherine, distanziamenti, dispenser di gel igienizzanti, …
«In casi sospetti è previsto l’accesso rapido ai tamponi per studenti e insegnanti: gli esiti nella giornata con isolamento solo in caso di positività accertata»
Una precisazione sull’uso delle mascherine a scuola: arriva una nota dalla Regione Lombardia che invita a seguire quanto previsto dalle linee guida nazionali.
Centosei giorni, dal 23 febbraio all’8 giugno. Erano i 106 giorni residui dello scorso anno scolastico, che i nostri ragazzi hanno trascorso a casa. Chi attaccato a schermi giganti e connessioni con fibra all’ultima moda, chi appeso a linee tremebonde su smartphone a manovella, che l’insegnante pareva in diretta dalla Papuasia. La didattica a distanza ha fatto quel che ha potuto: sforzo ammirevol…
Qualche assembramento fuori dai maggiori plessi scolastici cittadini e della provincia in particolare nel momento di ingresso. Guarda le foto.
Un rientro che ha un sapore e un significato particolare nella cittadina seriana così fortemente colpita dalla pandemia.
È probabilmente l’inizio di anno scolastico più atteso e, allo stesso tempo, temuto. Per gli studenti, gli insegnanti e le famiglie l’anno scolastico 2020/2021 inizia nella Bergamasca questo tanto atteso lunedì 14 settembre.
Un lungo post su Fb per augurare un buon inizio. Giorgio Gori scrive ai giovani bergamaschi per l’avvio della scuola: «Domani (lunedì 14 settembre, ndr) anche a Bergamo riaprono le scuole, dopo più di sei mesi. Vorrei allora rivolgere un augurio, innanzitutto a chi tornerà a varcarne la soglia».
In occasione della riapertura delle scuole il premier Giuseppe Conte ha indirizzato un messaggio agli studenti, alle famiglie e al personale degli istituti.
Dovevano arrivare il 9 settembre i nuovi banchi ma ancora non si vedono, quelli vecchi però sono ammassati in palestra, si parte scaglionati. Al liceo classico Sarpi bollini gialli per la tracciatura dei posti a sedere.
Tutto l’anno scolastico sarà chiuso al pubblico perché diventa lo spazio esterno del plesso scolastico di via Pradello.
Nuova ordinanza della Regione Lombardia: resta l’obbligo della mascherina all’aperto nel caso non sia garantito il distanziamento sociale. «Raccomandata la misurazione della temperatura all’accesso dei servizi educativi, delle scuole dell’infanzia e degli istituti professionali».
Per rispondere alle nuove esigenze di spazi e di organizzazione delle attività scolastiche in funzione delle norme anti Covid, il Comune di Bergamo ha provveduto nei mesi estivi ad una serie di interventi di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche, che hanno richiesto un investimento complessivo di oltre 1 milione euro.
«La scuola al tempo del Covid è una scuola diversa. Tutti noi dobbiamo vivere tale diversità come un’opportunità per ritrovarci, all’insegna di una rinnovata socialità e solidarietà». Il saluto di inizio scuola della dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo Patrizia Graziani.
Rispetto delle regole e una grande dose di creatività per reinventare la scuola ai tempi del coronavirus. Perché anche le azioni più semplici non saranno più le stesse.
Gli istituti si stanno organizzando in modo autonomo,aspettando le consegne da Roma. E c’è chi attende anche banchi e sedie.