Expo 2015: l’idea di Bergamo Capitale mondiale del mais
Bergamo capitale mondiale del mais. Oggi è quantomeno un azzardo, ma nel prossimo futuro potrebbe essere la replica vincente al sogno sfumato di Capitale europea della cultura 2019.
Bergamo capitale mondiale del mais. Oggi è quantomeno un azzardo, ma nel prossimo futuro potrebbe essere la replica vincente al sogno sfumato di Capitale europea della cultura 2019.
«Il villaggio di Marte» è l’antologia di racconti di Paolo Aresi che è stata presentata sabato 25 gennaio nella libreria Palomar di via Angelo Mai. Dieci racconti di fantascienza e dintorni, tra i migliori che l’autore bergamasco ha scritto in questi anni.
di Giambattista Gherardi Raccontare di un furto, di questi tempi, non è certo impresa originale. Ogni giorno le pagine del nostro giornale, così come quelle dei social networks, si riempiono di «performances» più o meno particolari.
In occasione del centocinquantesimo anniversario della fondazione del Club Alpino Italiano, è stato realizzato un ricco manuale, scritto con linguaggio divulgativo e con approccio sintetico a tutti i vari temi inerenti la montagna.
Trecentocinquanta grammi e una dimensione ragguardevole, probabilmente da primato. Non nasconde la propria soddisfazione Giovanni Lanfranchi, che nei giorni scorsi ha trovato nei boschi sopra Leffe un pregiato esemplare di tartufo nero.
Dal 20 marzo 2014, per 8 settimane, sarà possibile tornare ad ammirare i bulbi del parco primaverile più bello del mondo, con i suoi sette milioni di tulipani, narcisi, giacinti distribuiti su oltre 32 ettari.
«Tiriamo i remi in barca». È un duca che sembra quasi deporre la sua corona quello che al telefono annuncia senza nascondere l’amarezza il disimpegno della «sua» associazione – il Ducato di piazza Pontida – dal luogo cui è «geneticamente» legata, la piazza stessa, al centro di Borgo San Leonardo.
Il calendario della terza divisione nazionale non poteva far miglior regalo di Natale alla Remer. Nell’anticipo di giovedì 19, infatti, spedisce il team bergamasco a Bari contro il fanalino di coda del girone con all’attivo la miseria di una vittoria.
È un volo proveniente da Orio al Serio, l’Fr 07451 della Ryanair, a riaprire ufficialmente l’aeroporto di Catania, chiuso da due giorni per l’emergenza cenere lavica. Il velivolo è atterrato alle 08.41, con soli 20 minuti di ritardo
Che sberla! Per di più non annunciata. Come se non bastasse la Remer è stata stesa al tappeto (pardon sul parquet) del PalaFacchetti, dal Roseto, con il gravoso passivo di 19 lunghezze (25 a 2 minuti dal termine).
Il progetto dell’Orto botanico di Astino prende forma. La proposta fatta dal Comune di Bergamo è stata prontamente accolta da Regione Lombardia che si impegna a sostenere metà delle spese di realizzazione, pari a 300mila euro.
Era un autunno in anticipo, con gli alberi quasi spogli e tappeti di foglie gialle a ricoprire i marciapiedi. Ma con accanto le aiuole rigogliose di fiori colorati ed erba fitta. Così apparivano fino all’estate scorsa i viali principali della città, da Papa Giovanni XXIII fino alle Mura, passando per Vittorio Emanuele.
Remer e Roseto, appaiate in zona a rischio nella classifica della terza divisione nazionale, si sfidano domenica al PalaFacchetti (pronti-via alle 18). Posta in palio, dunque, che vale il doppio per entrambe. Ai trevigliesi il compito di approfittare del fattore campo e dello spessore piuttosto modesto degli avversari.
L’evoluzione tecnologica continua ha modificato radicalmente atteggiamenti e modalità di lavoro anche nel mondo rurale, ma non è raro vedere ancor oggi, nelle nostre valli, contadini intenti all’affilatura delle lame dei vari attrezzi nel modo tradizionale, ossia con la pietra coti.
Due donne, due artiste bergamasche. Con un nuovo progetto. Si chiama «La mosca al naso» ed è un temporary che fa rivivere uno spazio antico e dall’atmosfera romantica.
Visto che secondo il sindaco l’hotel in costruzione copre la visuale del santuario di Caravaggio solo per chi va a funghi, chiediamo il divieto di andare a funghi per evitare “mistificazioni”». È la lettera ironica del Circolo Legambiente Bassa Bergamasca.
Nel deserto spunta un fiore. È la dieffenbachia ritratta nella locandina che tiene testa alla sabbia e al vento il simbolo che l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo ha scelto per la serata della solidarietà reale, il fiore nel deserto della crisi che giovedì 5 dicembre, dalle 20,30 al PalaCreberg, fiorirà consegnando il ricavato dell’edizione 2013 del torneo di tennis Vip di Civid…
Posa tra i fiori Rosalba Piccinni nel suo piccolo negozio in Città Alta, sulla Corsarola. Il secondo punto vendita cittadino della fiorista con l’hobby della canzone, ha aperto i battenti da pochi giorni – l’8 dicembre l’inaugurazione ufficiale – ed è già un gran viavai di clienti e amici.
E’ l’executive chef Claudio Di Bernardo, del ristorante “La Dolce vita” del Grand Hotel di Rimini (albergo 5 stelle lusso), storico albergo prediletto da Federico Fellini, il vincitore della quinta edizione del concorso gastronomico “Premio Tartufo di Gubbio”, che si è disputato nella città umbra.
Per i bergamaschi mais significa polenta, per gli italiani (soprattutto quelli del nord) uno degli alimenti che ha permesso loro di sopravvivere in tempi di guerra e carestia. La storia dice che furono gli Olmechi nel 1.700 a.C. i primi a coltivare mais sulla penisola della Yucatan, nell’attale Messico.