Medici e infermieri militari negli ospedali 10 dottori in arrivo anche a Seriate
La sanità militare ha destinato altri 10 medici e 8 infermieri alla Bergamasca, in particolare all’Ospedale di Seriate.
La sanità militare ha destinato altri 10 medici e 8 infermieri alla Bergamasca, in particolare all’Ospedale di Seriate.
Sono buone e stabili le condizioni del neonato di poche settimane ricoverato a Bergamo e risultato positivo al coronavirus.
Come le Ostetriche ieri, oggi anche gli Infermieri iscritti all’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Bergamo hanno risposto alla chiamata dell’Agenzia di Tutela della Salute impegnata a reperire personale medico e sanitario per supportare i colleghi e le colleghe delle ASST che stanno lavorando per contrastare l’epidemia da Covid-19.
Un piccolo biglietto bianco con un messaggio di speranza e un cuoricino sta apparendo sulle vetrine di molti negozi del centro di Bergamo, lasciato da una mano misteriosa.
Buone notizie per il bergamasco che era ricoverato all’ospedale di Legnano
«La crescita esponenziale dei contagi in provincia di Bergamo impone una riflessione dei tecnici. Se ci diranno che l’unico modo per arginare il virus è istituire un’altra zona rossa, ne prenderemo atto. Ci affidiamo alla scienza. Attendiamo insieme al Governo le comunicazioni ufficiali dell’Istituto superiore di sanità. A noi interessa la salute dei cittadini».
Il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Negri: la prima cosa da fare è mantenere la calma, i casi gravi sono pochi. Nel frattempo ci sta facendo capire quanto sia prezioso il nostro Servizio sanitario nazionale.
La parola all’Istituto Superiore di Sanità. Martedì 129 casi. Oggi la decisione .
Il decimo giorno dell’era del coronavirus in Italia fa segnare due record: il maggior numero di vittime in un giorno dall’inizio della diffusione del virus, 27, il 52% in più rispetto a lunedì per un totale di 79, e il primo neonato ricoverato, in Lombardia, un piccolo di pochi giorni che «non è intubato - spiega il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro - era già in un percorso di assistenza post…
Non era particolarmente preoccupato per il coronavirus, «è un’influenza un po’ più alta», diceva, «rispettiamo le direttive ma stiamo tranquilli, usciamo con mascherina e guanti» per andare nei reparti, ma era anche «arrabbiato» per un certo tipo di comunicazione sugli «anziani più colpiti» come a minimizzare le perdite di questi giorni.
Tra gli ospedali della Lombardia più sotto pressione per l’emergenza coronavirus c’è quello di Seriate. Lo ha affermato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, nel consueto punto stampa giornaliero sul Covid-19.
Due nuovi casi di coronavirus anche a Valencia, sede della gara di ritorno degli ottavi di Champions che l’Atalanta affronterà il prossimo 10 marzo, per un totale di contagi che sale a 17.
«Credo che l’estensione della zona rossa vada riformata e rimodulata e potrebbero esserci altre zone da coprire».
Alzi la mano chi non si è trovato nella seguente situazione: in piedi davanti a uno scaffale di un supermercato o di una profumeria chiedendosi a cosa diamine possano servire tutti quei prodotti e soprattutto in quale ordine debbano mai essere utilizzati. Tranquilli. Non siete soli in questo mare di confusione.
Il 71enne di Casnigo, in isolamento al Sant’Anna di Como, ha chiamato un taxi e da Como è tornato a casa sua. Ma è stato bloccato e denunciato.
Tra le vittime bergamasche del coronavirus c’è anche il dottor Ivo Cilesi, pedagogista, psicopedagogista, musicoterapeuta, specializzato in musicoterapia clinica al Royal Hospital di Londra e ideatore del «treno terapeutico» e della «terapia della bambola» («Doll Therapy») per i pazienti in cura al Centro Alzheimer del Ferb di Gazzaniga.
Le nuove disposizioni di Ryanair per un periodo di tre settimane: dal 17 marzo a mercoledì 8 aprile i voli della compagnia low cost saranno ridotti del 25%.
Natale 1969: l’influenza raccontata come un’epidemia. Strade vuote, fabbriche chiuse, ospedali stracolmi. Un video di 1969 che fa riflettere.
Per quanto riguarda la distribuzione per province della Lombardia dei casi positivi di coronavirus, l’assessore Galleria ha spiegato nel pomeriggio di lunedì 2 marzo che ce ne sono 384 a Lodi, 243 a Bergamo, 223 a Cremona, 83 a Pavia, 58 a Milano e provincia , 3 a Sondrio, 4 a Varese, 3 a Lecco, 60 a Brescia».