Pochi soldi alle Poste, rapina flop Via col portafoglio dell’impiegata
Paura venerdì 10 giugno nell’ufficio postale di via Madaschi, in pieno centro ad Adrara San Martino, nel Basso Sebino.
Paura venerdì 10 giugno nell’ufficio postale di via Madaschi, in pieno centro ad Adrara San Martino, nel Basso Sebino.
Un bergamasco di 43 anni è stato arrestato dalla polizia di Milano perché accusato di aver messo a segno sei rapine in altrettante banche del capoluogo lombardo.
È ancora all’ospedale San Raffaele di Milano, non rischia la vita ma la sua prognosi resta riservata. La ragazza di 22 anni che sabato sera è stata aggredita su un treno nella tratta Treviglio-Milano ha rischiato di essere uccisa per un cellulare e 15 euro. È il bottino del romeno di 32 anni sospettato di averla colpita brutalmente con un martello frangivetro recuperato in una carrozza.
Raid nella tarda serata di domenica 13 marzo al ristorante pizzeria Fonda 56 di Cologno al Serio. Sparito l’incasso.
E' stato condannato a cinque anni e quattro mesi di reclusione Giuseppe Fausto Pezzotta, 46enne imbianchino originario di Gorlago, anche se per lui l'accusa aveva chiesto una pena di dieci anni per numerosi precedenti penali. L'uomo, giudicato con rito abbreviato …
Per lui il pubblico ministero aveva chiesto la condanna, con rito abbreviato, a dieci anni di reclusione per due rapine in farmacia: troppi precedenti penali, quindi meritevole di una sanzione elevata.
Sessantatre anni di carcere in sei: questa la richiesta di condanna formulata in Tribunale a Brescia per i componenti di una banda di rapinatori che puntava supermercati di Brescia, Mantova e Bergamo. In tutto hanno messo a segno 30 rapine il 2011 e il 2013.
Bergamo, donna di 74 anni derubata dei 2 mila euro che aveva appena prelevato in banca. Seguita fino a casa da due malviventi: uno ha fatto finta di cadere a terra e le ha chiesto aiuto, l’altro le ha sfilato la busta dalla borsa.
Le richieste dell’accusa per Fabio Pelis, il trentunenne di Cavernago che lo scorso maggio diede fuoco con del liquido infiammabile alla direttrice di una banca di Ciserano durante un tentativo di rapina. Lui si difende: «Non volevo bruciarla, l’accendino è partito per sbaglio».
Da infermiere professionale a capo di un commando autore di rapine milionarie ai danni di camionisti, immobilizzati con fascette in plastica sui loro Tir, che venivano completamente ripuliti dei loro ricchi carichi.
È coinvolta anche la Bergamasca nell’operazione della polizia giudiziaria «Luxury» che ha permesso di arrestare gli autori di una rapina sul raccordo autostradale A/5-A/4 Ivrea-Santhià ai danni di un autotrasportatore francese che trasportava un carico di profumi e cosmetici per un valore di 5 milioni di euro.
Una colletta popolare vera e propria, con il contributo di imprenditori, commercianti ma anche singoli cittadini anonimi che hanno voluto dare una dimostrazione d’affetto al Commissariato di polizia di Treviglio. La consegna della vettura venerdì: si tratta di una Fiat 500 Abarth 595.
Truffa e rapina. Questi alcuni dei reati contestati a tre cittadini italiani di origini sinti residenti ad Asti: padre e figlio, Renato ed Emanuel Olivieri, e Carlo Lafleur. I tre avrebbero messo a segno due colpi ai danni di persone …
Crescono in rete le iniziative per aiutare i cittadini a monitorare il territorio e a difendersi da furti, rapine e truffe. Dopo avervi parlato dei gruppi Facebook e WhatsApp e dell’applicazione Siqra, vi presentiamo Shelly: una app made in Bergamo altrettanto utile e interessante per restare informati in tempo reale sulle situazioni di pericolo. Gratuito il primo punto da monitorare, a pagamento…
Nel primo pomeriggio del 23 gennaio tre banditi hanno assaltato l’ufficio postale le di Cologno al Serio. Leggero malore per la direttrice.
Rovetta, marocchino di 38 anni arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver aggredito una connazionale per rubarle 100 euro e del telefonino.
Si sono nascosti il viso con una sciarpa durante la rapina, e con la sciarpa - senza casco - sono anche fuggiti in sella a uno scooter.
Un uomo di 39 anni di Chignolo d’Isola, disoccupato, è stato bloccato dopo un colpo alla farmacia «Lucini» di Bonate Sotto. È accusato anche di un colpo analogo messo a segno a novembre nello stesso punto vendita. L’«arma»? Una chiave a bussola.