Cerioli a processo col rito abbreviato
Cerioli a processo col rito abbreviato
Ha scelto di esser giudicato con rito abbreviato Angelo Cerioli, il commerciante di Caravaggio accusato di omicidio volontario per aver sparato, un anno fa, a un ladro sorpreso mentre cercava di sottrarre attrezzi dal suo negozio. In tribunale il pm ha chiesto un cambio di reato: da omicidio volontario a omicidio colposo in legittima difesa.
«L’Italia è il paese che amo». Chi non ricorda le parole con cui Berlusconi annunciava la sua discesa nel campo della politica italiana? Venti anni dopo il Cavaliere di Arcore deve rassegnarsi all’idea che il suo amore non ha contagiato chi doveva giudicarlo.
Porte chiuse per la politica attiva, almeno in termini di cariche elettive e di governo, e il rischio, venuta meno l’immunità parlamentare, di essere arrestato o sottoposto a perquisizioni e intercettazioni. È in salita e accidentata la strada che si prospetta per Silvio Berlusconi per effetto della decadenza da senatore.
Se passasse in giudicato la recente sentenza di primo grado del tribunale di Bergamo che ha riconosciuto a 21 pendolari della linea Bergamo-Milano il diritto ad un risarcimento 90.000 euro per i disagi subiti nei loro viaggi in treno, potrebbe essere un precedente anche per tutti i pendolari italiani.
Un rapporto consenziente, finché c’è stato qualche «morso» di troppo che ha dato il là a una denuncia, ora trasformatasi in un rinvio a giudizio. Protagonisti della storia un 27enne e una 22enne della Val Seriana.
A distanza di oltre un anno e mezzo dalla tragica morte di Piermario Morosini, la procura di Pescara é pronta a chiudere il cerchio delle indagini e chiedere il rinvio a giudizio dei tre medici rimasti indagati dopo la prima fase di inchiesta.
È una battaglia in punta di diritto quella che si sta disputando in Tribunale sul provvedimento di sequestro avvenuto sui conti correnti di Marcello Moro, l’ex assessore comunale del Pdl ed ex presidente del Consorzio di Bonifica.
Droga nelle urine? Un rilievo non abbastanza preciso per arrivare a una condanna per guida sotto l’effetto di stupefacenti. Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare Alberto Viti, assolvendo dall’accusa un ventiduenne di Merate perché il fatto non sussiste.
Niente estorsioni, ma regali e donazioni da parte di un amico con cui aveva un rapporto affettuoso. Sono i risultati delle ultime deposizioni al processo per estorsione contro Maria Teresa Scandella, detta Lalla, di Mapello, sessantenne prostituta ora detenuta in carcere.
di Giorgio Gandola Nella società della comunicazione l’ultima dichiarazione è quella che conta, soprattutto per i politici in perenne stato di eccitazione elettorale. Forse per questo il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, si è sentito in dovere di fare una puntualizzazione psichedelica.
«Auspico la medesima solerzia ed efficienza anche per la risoluzione del caso di Yara Gambirasio, per cui parenti e amici attendono giustizia da quasi tre anni, anche se capisco bene che una frase detta in un comizio sia molto più grave dell’omicidio di un’innocente tredicenne».
Il gip Giovanni Petillo ha accolto la richiesta di giudizio immediato e ha fissato la data per il processo all’onorevole Calderoli: il 6 maggio del 2014 il vicepresidente del Senato dovrebbe comparire davanti al collegio del tribunale di Bergamo per rispondere di diffamazione nei confronti del ministro Kyenge.
Insieme alla sua compagna, deceduta però poche settimane dopo i fatti contestati nell’esplosione del loro appartamento, avrebbe costretto con la minaccia un venticinquenne sudamericano a dargli 50 euro. Il processo sarà celebrato il primo ottobre 2014.
A causare l’incidente stradale era stato un malore, improvviso e non prevedibile, e quindi nemmeno evitabile: per questo motivo in udienza preliminare un 64enne di Berbenno è stato assolto dall’accusa di omicidio colposo dal giudice.