Multe più salate per chi guida Arrivano gli aumenti - Ecco quali
Inizieremo il nuovo anno guidando con più cautela: dal primo gennaio 2019, infatti, le multe saranno un po’ più care.
Inizieremo il nuovo anno guidando con più cautela: dal primo gennaio 2019, infatti, le multe saranno un po’ più care.
La manovra porta rincari del 2,2%: misure più pesanti per chi non è assicurato e per chi supera i limiti di velocità.
Entro il 7 dicembre sono da saldare gli importi scaduti a luglio, settembre e ottobre. Per le multe stradali niente interessi di mora.
Un volontario accontenta un bambino e si ritrova multato. Il sindaco di Paladina, di fronte all’intransigenza dell’agente della polizia locale che non ha voluto sentire ragioni, decide di pagare lui la multa.
Con giovedì 15 novembre scatta l’obbligo e si rischiano sanzioni. Ecco che cosa bisogna fare e le alternative possibili.
Una media di 80 multe al giorno in piazzale Marconi. Troppe per Palazzo Frizzoni che corre ai ripari e mette gli agenti all’ingresso per informare i cittadini.
Colto in flagrante con una prostituta e multato di 50 euro. È successo qualche giorno fa a Misano a un automobilista incappato in un controllo di polizia stradale da parte del vigile del Comune, lungo la provinciale Rivoltana.
«Sembra trita e ritrita la questione della ormai famosa “movida” di Borgo Santa Caterina ma forse non si è parlato a sufficienza, e se lo si è fatto non ha sortito alcun esito, del corollario di disagi che la situazione causa a coloro che in Borgo vivono». Ecco come inizia l’email di una lettrice esasperata.
Fumare su un aereo, si sa, è vietato, ma su un volo Bergamo-Alghero di Ryanair un 46enne si è «dimenticato» della elementare regola di buon viaggio. E così si è trovato a pagare una multa salata: 2 mila euro.
di Roberto Conti A Treviglio all’alba del Quattrocento era assolutamente vietato togliere il cappuccio ad un passante. E persino strappargli i capelli a patto che si provasse di averlo fatto per correggerlo. Se anche voi lettori avete storie dimenticate da segnalare scrivete a: [email protected]
Venti mila euro di multa alla Juve per un «coro incitante alla violenza e alla discriminazione territoriale» è la decisione del giudice sportivo della serie A, dopo la prima giornata. Per uso di petardi, bengala e fumogeni Atalanta multata di 5 mila euro.
L’Autovelox sbaglia ancora. Ha contestato erroneamente il superamento del limite di velocità ad un’autovettura berlina scambiata per autocarro, ma il cittadino è stato costretto comunque a fare ricorso, con conseguenze immaginabili: perdite di tempo e di denaro.
Nuovi gusti in gelateria a Castione della Presolana: amaro e salato. L’amarezza sta in una cartella esattoriale giunta dall’Agenzia delle Entrate. Salato invece è il «conto»: 516 euro. Per un’evasione da 80 centesimi.
Dopo le aggressioni sul pullman, un viaggio sulle linee 8 e 6. Con alcuni dati che fanno riflettere: a Bergamo il tasso di evasione si assesta al 7%, sicuramente un dato virtuoso rispetto al 19%, dato nazionale sulle tratte urbane, che sale al 22,8% su quelle extraurbane.
A Milano, e ai bergamaschi capita spesso, si prendono le multe più salate. A pubblicare la classifica delle località dove si pagano le sanzioni più alte è il Sole 24 Ore. Dopo Milano, Firenze e Bologna. Bergamo 19esima.
Mancano venti minuti alle 2 della notte tra venerdì 18 e sabato 19 luglio quando i carabinieri di Treviglio fermano un giovane che, al volante di un’utilitaria, sta approcciando una giovane prostituta romena, in piedi in abiti succinti sull’ex statale 525 a Dalmine.
È stato condannato a 14 anni l’uomo che a Villa d’Almè nel settembre del 2013 aveva accoltellato la moglie. Colto dai sensi di colpa aveva raggiunto poi un ponte e si era lanciato: un volo di 16 metri al quale era però sopravvissuto.
Vent’anni di reclusione. È questa la sentenza stabilita dal gup Patrizia Ingrascì nei confronti di Nicola Comi, 32 anni, l’operaio di Carvico accusato di aver ucciso Eddy Castillo, il ventiseienne di Almenno San Bartolomeo trovato cadavere il 16 gennaio 2011 a Chignolo d’Isola.
Avevano respinto tutte le accuse, ma le telecamere di videosorveglianza (specie quelle con riconoscitore di targhe) e il fatto che indossassero guanti in lattice non hanno lasciato loro alcuno scampo, facendoli finire in manette a Onore.
Il cane abbaia per 149 secondi tra le 10 e le 21,30 e per due secondi nelle ore notturne e il giudice la condanna al pagamento di una multa e delle spese legali per un totale di 25 mila euro. Ma l’associazione Aidaa non ci sta.