Michela Moioli: «Vorrei vincere ancora alle Olimpiadi»
Snowboardcross A Livigno si è svolto il «Moioli Day» con i suoi sponsor: festeggiato l’argento di Pechino ma l’atleta di Nese ha già nel mirino Milano-Cortina ’26.
Snowboardcross A Livigno si è svolto il «Moioli Day» con i suoi sponsor: festeggiato l’argento di Pechino ma l’atleta di Nese ha già nel mirino Milano-Cortina ’26.
Pechino 2022 La bergamasca Michela Moioli ha riconsegnato la bandiera olimpica al presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della cerimonia di martedì al Quirinale, a cui hanno presenziato anche l’altra medagliata orobica Sofia Goggia e il ds azzurro dello snowboard Cesare Pisoni.
Sorridente e in gran forma. Sofia Goggia chiude la sua ultima prova in discesa libera alle Olimpiadi di Pechino col quarto tempo sulle prime trenta e in controllo nel finale.
La fitta neve a Yanqing ha portato all’annullamento della prevista prova della discesa libera donne, molto attesa nel clan azzurro per capire meglio le condizioni di Sofia Goggia.
C’era attesa per la prima prova cronometrata della discesa libera di Sofia Goggia. Prova superata dall’azzurra che sta tentando il tutto per tutto per essere al via della gara in programma il 15 febbraio e difendere il titolo olimpico dopo la brutta caduta di Cortina.
Questo venerdì é in programma il Super G, martedì 15 la discesa libera, specialità in cui Goggia detiene il titolo a cinque cerchi ed è leader nella classifica di specialità di Coppa del mondo.
Venerdì 4 febbraio l’inaugurazione: alle 13 ora italiana si è alzato il sipario sull’Olimpiade di Pechino. La bergamasca portabandiera della delegazione italiana che ha sfilato con cinquanta atleti in mantella tricolore. Le prime parole dopo la cerimonia: «Grande emozione, un abbraccio a Sofia Goggia».
È partita bene la stagione di Michela Moioli, con un terzo posto nella tappa inaugurale di Coppa del mondo di snowboardcross femminile a Secret Garden.
Che, tra sondaggi d’opinione e proclami di Arsène Wenger, l’idea di far disputare il Mondiale di calcio ogni due anni non fosse una sparata per vedere l’effetto che fa, era apparso subito chiaro. Una campagna pericolosa – come già sottolineato da queste colonne – che Gianni Infantino, presidente della Fifa, sta conducendo con piglio sempre più deciso, per non dire intransigente. Non importa che U…
Martina Caironi torna da Tokyo con due argenti e la nomina nella commissione atleti dell’Ipc. «Al rientro una festa mai vista nemmeno dopo gli ori delle precedenti edizioni: segno di un’attenzione diversa».
Dopo l’applauso, cosa resta? Bisogna domandarselo senza tanti fronzoli, ora che le luci di Tokyo e i riflettori delle Paralimpiadi si sono spenti. Bergamo s’imbarca sul volo di ritorno dal Giappone con un bagaglio storico: 9 medaglie, seconda provincia per «contributo» al medagliere dopo Milano, che è salita fino a 12. Ma se rapportassimo i risultati alla grandezza del territorio, non ci sarebber…
La trentunenne velocista bergamasca delle Fiamme Gialle ha ricevuto la stessa investitura toccata lo scorso mese a Federica Pellegrini a livello Cio.
Oro alla Sabatini e bronzo per la Contrafatto: storico podio tutto italiano nei 100 metri femminili. La bergamasca taglia il traguardo con 14.46 ed è argento.
Davanti alla 26enne di Arzago d’Adda si sono piazzate la canadese Danielle Dorris, che ha realizzato il record mondiale, e la statunitense Mallory Weggemann.
Con una medaglia di bronzo di grande prestigio, Oney Tapia riesce a concedersi il secondo podio paralimpico, il terzo della sua carriera da lanciatore e il terzo per la compagine azzurra a queste Paralimpiadi.
Ancora un successo per la 26enne atleta di Arzago d’Adda, tesserata per la PolHa Varese/Fiamme Azzurre. È la quarta medaglia.
Il 45enne italocubano delle Fiamme Azzurre, da oltre un decennio trapiantato nella Bergamasca a Sotto il Monte, ha centrato il suo record personale con 13,60 metri nella finale disputata all’Olympic Stadium.
Gli antichi greci avevano una parola per esprimere che cosa succede ogni volta che a teatro si mette in scena una tragedia. «Catarsi», che vuol dire purificazione. Il tragico inevitabile che scorre dentro la storia di Edipo, di Oreste, di Medea ha la stessa consistenza, solo un po’ più letteraria, del dramma a cui la vita di nessuno spettatore sfugge. Nemmeno la nostra. Per ciascuno la sorte semb…
Prima medaglia per l’Italia alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. L’ha conquistata il padovano Francesco Bettella, bronzo nei 100 dorso di nuoto categoria S1. «Sognavo un altro colore della medaglia, ma è lo stesso una grande soddisfazione».
Tra i 4.400 atleti, le stelle sono Rehm e Stutzman: in gara anche 5 bergamaschi. Ecco dove seguire le competizioni a Bergamo.