Misure anti Covid, la Cabina di regia rinvia la decisione in attesa di altri dati
La nuova stretta, dopo la riunione di mercoledì pomeriggio il Governo dovrà valutare in che misura accogliere le indicazioni del Cts.
La nuova stretta, dopo la riunione di mercoledì pomeriggio il Governo dovrà valutare in che misura accogliere le indicazioni del Cts.
Dalle 11 vittime tra il 17 e il 23 febbraio si è passati alle 20 dei 7 giorni appena trascorsi.
Le proposte e le indicazioni degli esperti del Comitato tecnico scientifico per ridurre i contagi. Tra le idee anche le chiusure nel weekend, come a Natale.
Da 78 contagi (15-21 febbraio) si è saliti a 212 (21-28 febbraio) e ora siamo arrivati a 222. In isolamento ora ci sono 113 classi.
L’aspettativa è scesa a 82,4 per le donne e a 76,6 per gli uomini. È il secondo «orizzonte» peggiore in Lombardia, sotto la media nazionale.
I dato resi noti dal Ministero della Salute aggiornati a lunedì 8 marzo in Italia.
Carlo Signorelli (Università Vita-Salute San Raffaele) tratteggia lo scenario della terza ondata in Lombardia.
Allo studio avviato dall’Istituto Mario Negri hanno già aderito oltre settemila persone e ora si estende a tutta la popolazione della provincia. Ecco come partecipare alla ricerca.
Sono 20.765 i casi positivi al coronavirus segnalati dal Ministero della Salute nella giornata di domenica 7 marzo; 207 le persone decedute per Covid nelle ultime 24 ore.
Il volume di monsignor Luigi Ginami racconta storie di coraggio, a partire dal magistrato che lotta per il cambiamento.
C’è il via libera del ministero della Salute che sul tema si è espresso con una circolare firmata dal direttore della Prevenzione, Gianni Rezza: «È possibile considerare la somministrazione di un’unica dose, purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno tre mesi di distanza dall’infezione e preferibilmente entro i sei mesi dalla stessa».
Il decreto firmato da Mario Draghi in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Ecco le deroghe dal 27 marzo per cinema, teatri e musei
Confermata zona arancione per Lombardia. Fontana: «Le misure rafforzate adottate giovedì hanno scongiurato zona rossa». Il ministro Speranza ha firmato le ordinanze: passano in area arancione le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, la Campania in zona rossa, resta in arancione l’Emilia Romagna.
La crescita è diventata un’impennata. L’ultima recrudescenza del virus in Bergamasca ha già scavalcato il picco che s’era toccato nell’ondata autunnale, e lo conferma un ulteriore indicatore.
Roberto Battiston: «Segnali preoccupanti di crescita già a inizio febbraio, ma non è stato fatto nulla». «Contro le varianti le sole mascherine non bastano»
«Siamo tempestati di chiamate di genitori. Da gestire ci sono anche i danni da ansia». «In corso studi, entro fine anno speriamo siano conclusi».
L’Istituto Mario Negri ha messo a punto uno studio sui test. Benigni: «Importante capire se tutti i positivi siano infettivi».
Le due settimane più critiche. È questo l’orizzonte, nelle proiezioni dei numeri. Quelle tracciate da Alberto Gerli, ingegnere ed esperto di modelli matematici, le cui elaborazioni sull’evoluzione del Covid sono diventate punto di riferimento anche per molti medici milanesi, indicano a metà marzo il picco della nuova ondata in Bergamasca.
Diagnosi di sindrome stagionale, ecco i dati dell’Asst Papa Giovanni: nelle prime 8 settimane dell’anno solo 1 dimesso, 31 nello stesso periodo del 2020 e 92 nel 2019. Nessun esito positivo su 73 test per trovare il virus invernale.
In Bergamasca ieri altri 126 nuovi positivi: sopra i 100 da 7 giorni. L’indice ogni 100 mila abitanti era a 62 casi tra il 3 e il 9 febbraio, ora è a 116.