In calo i trapianti ma aumentano i consensi Nonostante il covid il Papa Giovanni resta attivo
La struttura bergamasca e quella torinese hanno continuato a essere operative nonostante siano diventati presidi covid.
La struttura bergamasca e quella torinese hanno continuato a essere operative nonostante siano diventati presidi covid.
Martedì 14 aprile alle 18,30 il Pontefice ha telefonato al direttore del nostro quotidiano: «Dare i nomi alla gente che muore e raccontare le loro storie è un’opera di carità molto grande per la quale vi ringrazio davvero tanto».
«Indifferenza, egoismo, divisione, dimenticanza non sono davvero le parole che vogliamo sentire in questo tempo. Vogliamo bandirle da ogni tempo!». Così papa Francesco ha concluso il suo Messaggio pasquale Urbi et Orbi
Medici e detenuti portano la croce in una Piazza San Pietro deserta. La Via Crucis, anziché nello scenario del Colosseo, si svolge sul Sagrato della Basilica Vaticana, per la prima volta dopo 56 anni. Protagonista il mondo delle carceri.
Dalla Fondazione Bongiorno 100 mila euro al Cesvi e all’ospedale Papa Giovanni.
Il Papa parla alle famiglie con un video trasmesso sul Tg1. «Momento difficilissimo, sono con voi».
Da lunedì 30 marzo i 32 sanitari russi, 28 medici e 4 infermieri, riceveranno un training analogo a quello offerto al personale del Papa Giovanni XXIII dall’inizio dell’emergenza, con l’ausilio di interpreti.
Ospedale Papa Giovanni. Luigi Frigerio in ripresa: «Prego per tanti come me. La fede mi ha dato il coraggio».
La delegazione russa composta da 104 persone è arrivata a Bergamo. I particolari dell’operazione sono stati fornito durante una conferenza stampa all’hotel San Marco in città, alla presenza di tutte le autorità politiche locali e regionali.
La Direzione strategica del Papa Giovanni fa propria la lettera aperta dei componenti dell’Unità di crisi, in risposta a quanto pubblicato dal New England Journal of Medicine Catalyst a firma di alcuni medici dell’ospedale di Bergamo.
Una pugnalata le immagini degli autocarri militari carichi di bare che percorrono di notte le strade deserte di Bergamo per andare nei forni crematori di altre città e consegnare alle fiamme e alla memoria quei poveri corpi. La città con il più alto numero di vittime per coronavirus piange i suoi morti al suono ininterrotto delle campane.
Alle 21 da Brescia, terra anche lei ferita, il Rosario e la supplica al Santo Papa Paolo VI dal Santuario della Madonna delle Grazie dove nel 1920, cento anni fa, celebrò la sua prima Messa.
Papa Francesco nella mattinata di venerdì 20 marzo ha risposto in diretta durante la messa a una lettera di un sacerdote bergamasco che gli cihedeva di pregare per i medici e le autorità che lottano e rischiano la vita per salvarci.
Sono attesi «per la fine del mese» i dati iniziali di uno studio avviato dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo su un anticorpo contro il coronavirus.
«Abbiamo disperato bisogno di infermieri e medici, oltre che di apparecchi di ventilazione e dispositivi di protezione individuale». E’ l’appello in inglese, diretto anche all’estero, di Stefano Fagiuoli, direttore del Dipartimento di Medicina dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che è «in piena emergenza» per il coronavirus.
Dodici nuovi posti letto, ricavati in un reparto di degenza che finora non era stato toccato dalla riorganizzazione: questo il numero che rappresenta lo sforzo immenso che l’ospedale Papa Giovanni sta mettendo in campo nella lotta al coronavirus.
Martedì 17 marzo alle ore 17.30 il vescovo ha unito l’intera diocesi raccogliendosi in preghiera a Sotto il Monte per invocare la «carezza» di Papa Giovanni XXIII, il santo pontefice bergamasco, e donare forza e consolazione a tutti e a ciascuno.
L’appello per avere in fretta altro personale sanitario è stato accolto e da lunedì 16 marzo al Papa Giovanni XXIII hanno preso servizio 27 medici e 4 infermieri militari. Già alle 10 della mattina hanno partecipato alla formazione che ha già coinvolto quasi tremila persone all’Auditorium «Lucio Parenzan» dell’ospedale, il personale della Croce Rossa è arrivato nel pomeriggio.
È iniziata l’«operazione alleggerimento» per il Papa Giovanni: da ieri sono stati avviati i trasferimenti in altre strutture per allentare la pressione sull’ospedale cittadino, che è arrivato a oltre 400 ricoveri Covid-19 in reparti rivoluzionati e organizzati appositamente per ospitare i contagiati, e a oltre 70 persone ricoverate in Terapia intensiva, bisognose di ventilazione forzata
«La generosìtà dei bergamaschi (ma non solo) ci sta travolgendo come un fiume in piena, un fiume di affetto e solidarietà per cui abbiamo dovuto aprire un nuovo conto corrente dedicato alla raccolta fondi per il coronavirus».