«Mia moglie arruolata nell’Isis È partita da Orio con mio figlio»
Il 12 dicembre 2014 una donna e il suo bambino sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza dell’aeroporto di Orio al Serio prima di prendere un volo.
Il 12 dicembre 2014 una donna e il suo bambino sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza dell’aeroporto di Orio al Serio prima di prendere un volo.
L’Isis «promette altre operazioni in Europa». La minaccia è contenuta nel testo della rivendicazione dell’Isis degli attacchi di Bruxelles attraverso l’Amaq News Agency, secondo quanto riferisce il sito del quotidiano egiziano «Al Watan».
Libia o non Libia? Di fronte alla prospettiva di un (altro) intervento militare la politica e l’opinione pubblica si stanno spaccando. Era prevedibile.
Sono stati liberati i due italiani che erano ostaggi in Libia: si tratta di Gino Pollicardo e Filippo Calcagno. È stato il giornale La Stampa, sull’edizione online, a dare per primo la notizia, la mattina di venerdì 4 marzo.
Treviglio, i coniugi Gjecaj a luglio erano finiti nell’inchiesta con l’accusa di aver aiutato la jihadista «Fatima», la prima foreign fighter italiana, a raggiungere la Siria per unirsi all’Isis.
Hacker di Anonymous affermano d’aver sventato un attacco terroristico dell’Isis in Italia: lo riporta lunedì 28 dicembre il Daily Mail.
Potrebbero appartenere a un'unica 'cellula' italiana i due siriani arrestati a Orio al Serio. Insieme alle persone fermate a Treviso e Ciampino, sarebbero stati guidati da una sola organizzazione, che ha a Malta un punto cruciale nella gestione dei traffici …
Preceduti dai sintomi di un’intossicazione alimentare sono tornati i black bloc. Per la rentrée hanno scelto il posto e il momento sbagliato: Place de la République a Parigi due settimane dopo il massacro dell’Isis.
Potrebbero appartenere a un'unica 'cellula' italiana i due siriani arrestati a Orio al Serio. Insieme alle persone fermate a Treviso e Ciampino, sarebbero stati guidati da una sola organizzazione, che ha a Malta un punto cruciale nella gestione dei traffici …
Le foto che lo ritraevano con il kalashnikov o con i simboli dell’Isis, quelle dei suoi bambini piccoli con la bandana del Califfato sulla fronte, persino l’immagine di un suo fratello miliziano dello Stato Islamico che sta per giustiziare (mediante sgozzamento) un presunto violentatore inginocchiato.
-Resta in carcere e pare aggravarsi la posizione del 30enne siriano bloccato all'aeroporto di Orio al Serio con l'accusa di arruolamento con finalità terroristiche. Contraddizioni nel racconto agli inquirenti, durante l'interrogatorio, e fotografie ancora più compromettenti sembrano non lasciare dubbi …
Svolta nell'indagine sui due siriani fermati all'aereoporto di Orio al Serio e attualmente in carcere a Bergamo: adesso c’è un fermo per terrorismo.
Svolta nell'indagine sui due siriani fermati all'aereoporto di Orio al Serio e attualmente in carcere a Bergamo: adesso c’è un fermo per terrorismo.
Prima udienza, oggi, del processo ai due siriani fermati la settimana scorsa a Orio con documenti falsi e immagini inneggianti all'Isis sui cellulari. Nuova udienza il 17 dicembre.
Ad essere proprio franchi, l’incontro di giovedì 26 novembre all’Eliseo tra François Hollande e Matteo Renzi non è apparso centrale nell’agenda europea e francese della lotta al terrorismo. Non tanto per l’ora insolita del colloquio, di primo mattino e prima del volo del presidente francese verso Mosca, quanto per il risultato concreto di esso.
Chiamato ad abiurare pubblicamente l’ideologia mortifera dell’Isis, l’islam italiano è sceso ieri in piazza pronunciando parole inequivocabili contro il terrorismo. Sulla conta dei presenti (pochi o tanti?) si sono subito esercitati coloro che guardano alla galassia dei seguaci di Allah con pregiudizio negativo. Ma non è questo (pochi o tanti) il punto.
Nei giorni della grande tristezza e della grande psicosi affiora la paura più grande per l’Europa sotto shock: quella di un attentato chimico o peggio batteriologico. Il primo ad avventurarsi su questo terreno minato è stato il premier francese Valls, poco lucido mentre diceva «L’Isis potrebbe usare armi chimiche».
Hollande parla di stato di guerra, Renzi dice che la battaglia sarà lunga e difficile, allarmi finora sempre falsi stanno diffondendo la paura in tutto l’Occidente, incidendo almeno provvisoriamente sulle nostre abitudini e infliggendo a tutti seri danni economici.
Due siriani fermati all'aeroporto di Orio al Serio. Sui telefoni foto di guerra e dell'Isis
La risposta armata contro l’Isis (Islamic State of Iraq and Siria) o Daesh (iniziali arabe di «Stato islamico dell’Iraq e del Levante») è necessaria ed è già in corso. Ma poiché la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi, ciò che manca all’imponente coalizione contro l’Isis è proprio la politica. Ciascuno tira in direzione diversa.