Hacker e smartworking, con il Covid un attacco a settimana
L’ultimo caso risale alla settimana scorsa: una grossa società per azioni lombarda si è vista «sequestrare» i server con tutti i dati da parte di anonimi (ovviamente) hacker, che hanno chiesto in cambio, per «liberarli», un corrispettivo in bitcoin pari a quattro milioni di euro.