Il caso CrowdStrike non è il primo e non sarà l’ultimo
Il 19 luglio scorso, il rilascio di un aggiornamento software difettoso da parte dell’azienda CrowdStrike ha mandato in tilt 8,5 milioni di dispositivi in tutto il mondo. Un episodio che ci spinge a riflettere, tra le tante cose, sulla necessità di una maggiore pluralità del mercato informatico