Il marito minaccia di gettarsi dal balcone Covo, 47enne salvato dai carabinieri
A chiamare i militari la moglie dopo che l’uomo aveva minacciato di togliersi la vita. È successo nel pomeriggio di martedì 6 febbraio a Covo.
A chiamare i militari la moglie dopo che l’uomo aveva minacciato di togliersi la vita. È successo nel pomeriggio di martedì 6 febbraio a Covo.
L’incidente a Lallio: ferito alle gambe un operaio 55enne che stava lavorando in una carpenteria.
Si sarebbe sentito male mentre era alla guida della sua auto: un 84enne è stato ricoverato d’urgenza in gravi condizioni al Papa Giovanni di Bergamo.
lunedì 5 febbraio a Caravaggio è il giorno dell’ultimo saluto a Pierangela Tadini, una delle tre vittime del tragico incidente ferroviario del 25 gennaio.
Mattinata di lavoro a Pioltello: si stanno rimuovendo i cinque vagoni del treno deragliato lo scorso 25 gennaio. Al lavoro cinque gru che sono state posizionate nelle prime ore di lunedì 5 febbraio.
Continuano le indagini, rilevate altre anomalie. Lunedì verranno spostati i convogli lungo la ferrovia. Possibili disagi per la circolazione sulla linea.
Cominceranno lunedì prossimo le operazioni di rimozione dei vagoni del treno dell’incidente del 25 gennaio scorso alle porte di Milano nel quale sono morte tre donne e sono rimaste ferite 46 persone.
Schianto di Treviolo, i genitori del 23enne hanno dato il consenso al prelievo degli organi. Il papà: «Addio, ragazzo d’oro». Oggi i funerali.
Mattinata da dimenticare per i pendolari della Val Seriana. Alle 5.30 del mattino un incidente stradale nella galleria Montenegrone ha provocato la chiusura della galleria di Scanzorosciate e lunghe code nelle arterie circostanti per almeno tre ore, con traffico bloccato …
Dopo l’incidente alla Galleria Montenegrone della prima mattinata di venerdì 2 febbraio, un ribaltamento alle 10.26 a Ponte Nossa ha rimandato in tilt la viabilità della Val Seriana.
Aveva 23 anni e abitava a Vaprio d'Adda Davide Ruggiano, la vittima dell'incidente che si è verificato nella serata di giovedì a Curnasco. Per cause ancora da chiarire il giovane, che si stava dirigendo da Bergamo verso Treviolo al volante …
La vittima, Davide Ruggiano Dima, abitava a Vaprio d’Adda ma aveva studiato a Dalmine. Lo schianto il 31 gennaio, il decesso in ospedale. La dinamica è ancora al vaglio dei carabinieri
Un camion si è ribaltato a Cisano Bergamasco sulla strada statale 342, perdendo il suo carico. Un incidente che poteva essere una tragedia: sulla strada stava transitando una Smart con mamma e bambino a bordo.
Centinaia di amici, provenienti da tutta Italia, hanno voluto dare l’estremo saluto a Stefano e hanno portato anche i loro cani, protagonisti di tante gare sportive. Non potevano mancare i quattro fedeli amici a quattro zampe di Stefano, tutti pastori australiani: Lucky, Stella, Easy e Cody.
Un minuto di silenzio e un lungo applauso per non dimenticare quello che è successo una settimana fa, il 25 gennaio a Pioltello. È stato organizzato lungo la ferrovia Treviglio-Milano un momento informale di memoria della tragedia con un intervento di tipo simbolico, come proposto dal comitato pendolari del Cremona-Treviglio- Milano.
Ha la patente da appena due anni e mezzo e, in stato di ebbrezza, ha provocato un rocambolesco incidente che ha coinvolto quattro veicoli.
Un’ora e mezza per venti chilometri con i bus sostitutivi, la situazione non è ancora regolare per i pendolari bergamaschi. Nella giornata di martedì 30 gennaio una maxi gru opererà per rimuovere le carrozze dai binari.
In sella al suo scooterone stava raggiungendo l’Atm di Trezzo sull’Adda per iniziare il suo turno di lavoro come autista di autobus di linea. Ma Stefano Viganò, 40 anni, di Bergamo, non è mai arrivato al suo impiego: è rimasto vittima di un incidente stradale a Capriate San Gervasio.
I comitati dei pendolari lombardi scrivono al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere un intervento dopo la tragedia di giovedì scorso che ha causato la morte di tre persone.
Scampati alla tragedia ma a caro prezzo. Nelle orecchie ancora le urla dopo lo schianto, nella voce ancora le tracce del dolore e dello spavento. Sono i superstiti bergamaschi del treno deragliato a Pioltello.