Memorie e valori sul Sentiero della battaglia di Fonteno
Partigiani Inaugurato il percorso che ricorda lo scontro del 31 agosto 1944. Magistrati (Anpi): riaffermiamo il ruolo di guardiani della Costituzione.
Partigiani Inaugurato il percorso che ricorda lo scontro del 31 agosto 1944. Magistrati (Anpi): riaffermiamo il ruolo di guardiani della Costituzione.
Gli obiettivi geografici dell’«operazione militare speciale» russa in Ucraina si sono ampliati e non si limitano più alle autoproclamate repubbliche di Lugansk e di Donetsk, nel Donbass, ma includono anche «una serie di altri territori». Lo ha dichiarato ieri il ministro degli Esteri di Mosca Sergej Lavrov. «Se l’Occidente fornisce armi a lungo raggio a Kiev - ha aggiunto - gli obiettivi geografi…
Dalmine Il rumore delle bombe, la corsa affannosa nel rifugio scavato sottoterra, una giovane donna travolta dalla calca, colta da un malore e presa in braccio da un collega. Un gesto che le ha probabilmente salvato la vita e che per il quale lei non è mai riuscita a ringraziare quello sconosciuto che, vedendola in difficoltà, non esitò a prenderla sulle sue spalle e a portarla con sé lontano dag…
È la crisi energetica, ma non solo, a guidare le visite in parallelo di Mattarella in Mozambico e di Draghi in Turchia. In primo piano c’è l’esigenza di sganciarsi dalla dipendenza da Mosca, per mettere in sicurezza il prossimo inverno, nel caso Putin decidesse di tagliare l’export di gas naturale verso l’Europa. Un piano che già vede l’Algeria come partner principale dell’Italia. L’importanza de…
Possiamo dirlo? Con la guerra in Ucraina che prosegue imperterrita e crudele, la crisi di gas e petrolio e la recessione che aleggia come un avvoltoio sull’intera Europa (costi alla produzione aumentati del 33% in Germania e Italia), non si sentiva proprio il bisogno del pasticcio allucinante che rischia di nascere intorno a Kaliningrad.
Bisogna essere in due a volere la pace, che, di solito, si fa con i nemici. Il problema di fondo è che chi ha provocato la presente tragedia all’Est - non lo si dimentichi, per ragioni ideologiche sognando la rinascita di un impero - non ha raggiunto gli obiettivi postisi alla vigilia della «campagna militare speciale». Uscire pertanto dal pantano ucraino non sarà affatto facile, nonostante si po…
Non si fa che parlare di pace. Non c’è altra aspirazione più condivisa ma al contempo nulla è più divisivo del modo di conquistarla.
Pallottole o pagnotte? Diventa di giorno in giorno più evidente che la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina sta cambiando il mondo. E ancor più lo cambierà se dovesse durare a lungo, come molti prevedono e moltissimi temono. La rincorsa ad armare Kiev, nell’evidente preoccupazione che quanto fatto finora possa non bastare a bloccare l’iniziativa russa nel Donbass, fa cadere un tabù dopo l’alt…
Cento giorni di guerra in Ucraina reclamano un ruolo di primo piano per la diplomazia, nonostante i ripetuti niet di Putin e la nuova ritorsione di Mosca contro l’Italia. Mentre il conflitto è entrato nella terza fase, fra guerra di logoramento e tentativo di sfondamento russo nel Donbass, il percorso negoziale abborda il secondo capitolo.
Da quando è cominciata la guerra in Ucraina, Sergio Mattarella non ha mai peccato di ambiguità: ha scelto di stare dalla parte dell’aggredito, non ha nascosto il nome dell’aggressore «prepotente», cioè Vladimir Putin, ha spinto l’Italia perché facesse una scelta di campo chiara e convinta – atlantista ed europeista – e aiutasse gli ucraini in ogni modo, anche con le armi; nello stesso tempo ha co…
L’editoriale Se si esce dal dibattito inquinato da vecchie e nuove ideologie e si entra nella carne del conflitto russo-ucraino, dopo soli 100 giorni di combattimenti si scoprono numeri da brivido, effetto della brutalità con la quale l’esercito russo si muove sul terreno utilizzando l’artiglieria per radere al suolo ogni ostacolo che trova sulla sua strada, senza distinguere ad esempio tra…
Cento giorni e cinquanta interventi, uno ogni due giorni per l’aritmetica. Papa Francesco ha seguito una linea precisa sul conflitto in Ucraina, quella dettata da Papa Giovanni XXIII e cioè che la guerra è «aliena alla ragione», inconciliabile con la ragione umana.
Lo scadere dei cento giorni della guerra russa in Ucraina dovrebbe imporre a tutti un bagno di realismo, e a qualcuno un senso di vergogna. Per più di tre mesi ci siamo raccontati che l’esercito russo era guidato da un gruppo di sanguinari incompetenti, che quello ucraino passava di vittoria in vittoria, che le sanzioni (l’Europa ha appena licenziato il sesto «pacchetto») stavano annientando la R…
Bergamo Il centrocampista dell’Atalanta e sua moglie Roksana insieme ad amici e imprenditori bergamaschi hanno dato vita all’associazione «Malinovskyi Charity». Primo appuntamento: una serata di beneficenza il 16 giugno «Ai Colli di Bergamo Golf», all’asta prodotti e servizi delle aziende del territorio, ecco come partecipare.
La storia Nata a Valbondione il 31 maggio 1922, dove tuttora vive, è seconda di 8 fratelli. Ha quattro figli, 12 nipoti, 13 pronipoti e un trisnipote.
Solidarietà Un giorno di divertimento per alcuni bambini rifugiati a Bergamo da orfanotrofio di Berdyansk a 80 km da Mariupol.
Dmitrij Medvedev è stato presidente (2008-2012) e primo ministro (2012-2020) della Federazione Russa e come tale si era guadagnato una solida fama di liberale e, per quanto lo si possa dire di un politico russo, filo-occidentale. Da quando la crisi con l’Ucraina si è acuita, e soprattutto da quando è sfociata nell’invasione cominciata il 24 febbraio, Medvedev è diventato il portavoce dei falchi, …
Si parla di eterogenesi dei fini quando l’esito di un’azione umana si conferma il contrario del fine perseguito. Un esempio: il comunismo si proponeva di costruire una società di giusti e ha realizzato una società dispotica. Altro esempio: il fascismo voleva riportare Roma ai fasti imperiali dell’antichità e l’ha sprofondata nel gorgo di una guerra distruttiva. Qualcosa del genere sta capitando a…
Nella prima guerra fredda, nata dopo il secondo conflitto mondiale e gli accordi di Yalta, le posizioni dei partiti politici italiani erano abbastanza nette. Da una parte quelli filo atlantisti (in prima fila la Democrazia Cristiana), dall’altra quelli filo sovietici (con il Pci egemone), anche se poi il realismo di Togliatti e dei suoi successori avrebbe portato a una progressiva indipendenza da…
Il racconto che il premier Mario Draghi ha fatto nella giornata di venerdì 20 maggio ai ragazzi della scuola di Sommacampagna è molto significativo. La telefonata a Vladimir Putin, che respinge l’idea di un cessate il fuoco e, di fatto, di qualunque trattativa che non sia quella diretta con gli Usa. Joe Biden che invece si mostra più sensibile alla proposta di Draghi e accetta di battere un colpo…