«L’imputato non frenò, voleva travolgerli». Le motivazioni della condanna a Scapin
Ecco perché la morte di Carissimi e Ferrari va considerata omicidio volontario e non incidente come fece il gup. Rivalutate le posizioni degli amici delle vittime.
Ecco perché la morte di Carissimi e Ferrari va considerata omicidio volontario e non incidente come fece il gup. Rivalutate le posizioni degli amici delle vittime.
La ragazza italo marocchina che aveva studiato a Bergamo era in carcere accusata e condannata a tre anni di detenzione per aver condiviso una vignetta satirica su Facebook nel 2019.
Si aggirava tra le auto parcheggiate lungo viale delle Mura nel pomeriggio di venerdì 20 agosto: arrestato dai Carabinieri di Bergamo Alta.
La guardia giurata Mirko Rossi in vacanza in riviera, individua tre bossoli nella zona di Marano, in Romagna, tra gli hotel. «Sparati da un’arma giocattolo».
Land Rover presenta Range Rover Velar Auric Edition. I clienti che desiderano un design ancora più personalizzato possono scegliere il servizio Match To Sample che consente di ottenere la propria tinta esclusiva presentando il campione desiderato.
Alessandro Patelli lo aveva raccontato al gip l’11 agosto. La difesa non presenterà ricorso al Tribunale del Riesame.
Accolta la richiesta del pm. Disposto anche un esame neuropsichiatrico per valutare la comunità più adatta. La ragazza conferma la sua versione: voleva spaventare la mamma.
L’arrestato, più volte denunciato dalla vittima per stalking, ha un procedimento penale in corso presso la Procura della Repubblica di Bergamo. I dati degli interventi il 15 agosto.
Un tragico incidente domestico avvenuto nella sua casa di Bologna non ha lasciato scampo alla donna, 72enne, che dal 2009 al 2012 fu presidente della Collegio Penale del Tribunale di Bergamo. Lo scrive il Resto del Carlino.
Negli ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia di Bergamo, nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto 2 soggetti accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’intrusione in un negozio della via del centro di Bergamo si è conclusa con il fermo del ladro che non è riuscito a rubare nulla.
In carcere un tunisino di 43 anni e rimpatriato un connazionale di 32.
Alessandro Patelli lo ha riferito nell’interrogatorio, dal pm il nullaosta al trasferimento. Il gip ne sottolinea la «pericolosità sociale e l’incapacità di controllare i propri impulsi». «Lui ha provocato Tayari».
Alessandro Patelli ha risposto alle domande, fornendo una sua versione dei fatti che per gli inquirenti risulterebbe su più punti incongruente e con diverse contraddizioni. Ma per la difesa il giovane avrebbe agito per paura, dopo il battibecco avuto con il tunisino: temeva di essere aggredito.
L’avvocato difensore Pelillo: «Sconvolti per tutti coloro che ora stanno soffrendo».
È durato oltre due ore e mezzo l’interrogatorio di convalida del 19enne Alessandro Patelli: il giovane ha riconfermato la sua versione, avrebbe agito per paura. In ospedale eseguita anche l’autopsia sul corpo di Marwen Tayari, ucciso con sei coltellate domenica 8 agosto in via Novelli.
Indagini Secondo il pm, Alessandro Patelli è uscito dal portone di casa con l’arma in mano per affrontare il tunisino che si stava allontanando.
Parla Eleonora Turco, la vedova di Marwen Tayari, che ricostruisce la vita difficile del compagno: «Voglio una giustizia esemplare, l’ha ammazzato davanti alle sue figlie».
Il questore: «L’attenzione sulla zona stazione è massima. Gli interventi saranno diversificati». Sollecitati giro di vite sulle licenze commerciali e posa di cartelli anti-alcol.
In attesa che la sua versione dei fatti la confermi anche davanti al gip nell’interrogatorio di garanzia, il diciannovenne Alessandro Patelli si è limitato a riferire al pm Paolo Mandurino di essersi «difeso» nella lite scoppiata domenica 8 agosto.